(di Andrea Corradetti) Manchester United-Barcellona per noi giallorossi è molto più di una finale Champions. Non è solo Rooney contro Messi, Ferguson contro Guardiola, classe catalana contro forza britannica.
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Ancora poche ore e saremo felici. Parola di Pallotta
(di Andrea Corradetti) Manchester United-Barcellona per noi giallorossi è molto più di una finale Champions. Non è solo Rooney contro Messi, Ferguson contro Guardiola, classe catalana contro forza britannica.
La partita di stasera, se le parole di Pallotta hanno un senso, è infatti l’ora della verità, i novanta minuti al di la dei quali finalmente il progetto americano si concretizzerà in nomi veri e non più in chiacchiere.
CAPITOLO SOCIETA’– Mentre si fa sempre più vicino il giorno dell’insediamento americano a Trigoria (l’a.d di Unicredit, Federico Ghizzoni, ha dichiarato come manchino solamente alcuni giorni per il definitivo passaggio di proprietà) sono rimbalzate oggi pomeriggio le voci di un importante incontro, tenutosi ieri sera a Londra, tra alcuni protagonisti della vecchia e della nuova dirigenza giallorossa. Oltre a delle prove di convivenza, Pradè, Montali e Baldini ne avrebbero approfittato per confrontarsi sui loro futuri ruoli in quello che sarà il nuovo organigramma dell’As Roma. Nel frattempo, è di stamattina l’ufficializzazione del rinnovo, per altri tre anni, del contratto di sponsorizzazione della Champions League da parte di Unicredit.
CAPITOLO ALLENATORE – Nonostante ormai sia chiaro a tutti come la Roma abbia scelto uno tra Luis Enrique (il favorito) e Didier Deschamps (l’outsider), dalla stampa russa arriva una clamorosa voce che vorrebbe Carlo Ancelotti sulla panchina dello Zenit e Luciano Spalletti prossimo al ritorno sulla panchina giallorossa. Notizia questa, ci dispiace per i colleghi russi, che in realtà ci appare essere più una boutade in salsa vodka che un’indiscrezione da prendere seriamente in considerazione. Torna invece di moda il nome di Claudio Ranieri. Tranquilli, niente ritorni di fiamma. Per lui, al massimo, c’è solo il Lione.
CAPITOLO GIOCATORI – Se il destino di Juan appare sempre più vicino alla riconferma, per quanto riguarda il calciomercato in entrata siamo ancora nel caos più assoluto. Mentre si registra sull’infinito taccuino dei possibili acquisti la new entry D’Alessandro, centrocampista offensivo dell’International di Porto Alegre con un passato da “aspirante Maradona”, riprende quota addirittura una riconferma del rientrante Cicinho. Qualora a Trigoria s’insediasse realmente Luis Enrique, secondo l’agente del giocatore, l’ex terzino del San Paolo sarebbe infatti un nome pronto ad essere riconsiderato. E mentre sembrano allontanarsi definitivamente i nomi di Vargas, Vagner Love e Fernando Gago, si fanno invece sempre più insistenti le voci su Eric Lamela e Ricardo Alvarez. Nonostante, per molti, i due giovani talenti sarebbero già stati opzionati da Sabatini, in realtà, invece, la strada per portarli a Trigoria non sarebbe per niente in discesa. Se sul talento del Velez sembra forte la concorrenza soprattutto dell’Inter, per il forte centrocampista del River 15 milioni di euro potrebbero addirittura non bastare. Per quanto riguarda il fronte portieri c’è da registrare invece l’ennesima smentita da parte di Buffon e del suo entourage. Se ieri, infatti, Silvano Martina, agente di Gigi, aveva fatto intuire come, di fronte ad una ricca offerta, il numero uno bianconero sarebbe potuto anche arrivare, oggi, invece, in occasione di un premio ritirato a Viareggio, Buffon ha ricordato al contrario come il suo destino sia fortemente legato ai colori bianconeri. Da segnalare, come possibile outsider, il rialzo invece delle quotazioni di Viviano. Come confermato dalla moglie, infatti, il portiere della Nazionale lascerà sicuramente Bologna e l’opzione Roma, in questo caso, potrebbe essere più di un ipotesi. Tra le varie voci su Silvestre, Bergessio e Palacio, spiccano infine quelle riguardanti Denilson. Il centrocampista ventitreenne dell’Arsenal, infatti, stanco di sedersi continuamente in panchina, ha dichiarato ufficialmente di voler lasciare Londra.
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