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Amra Dzeko: “Disinfetto tutto ciò che tocco: così vivo la mia gravidanza durante il coronavirus”

La moglie dell'attaccante della Roma, in attesa del suo quarto figlio: "È stata una gravidanza pianificata e per ora va tutto bene. In Italia le cose non sono facili, ma io posso ritenermi fortunata"

Redazione

Dopo Una e Dani, Amra ed Edin Dzeko avranno un terzo figlio insieme. E anche questo nascerà a Roma. Una testimonianza - se ancora ce ne fosse bisogno - di quanto i due siano innamorati della città che ormai li ha accolti da cinque anni. La moglie del capitano giallorosso è stata intervistata nei giorni scorsi dal magazine bosniaco Azra, con cui ha parlato della sua gravidanza: "Sono davvero fortunata che la mia quarta gravidanza (la prima figlia Sofia è nata nel 2003 e vive con loro a Roma, ndc) vada senza problemi, complicazioni e nausea per i primi tre mesi. So di essere una delle poche donne a cui piacciono tutti e nove i mesi. Questa era una gravidanza pianificata, anche venti anni fa ti avevo detto che mi sarebbe piaciuto avere una grande famiglia e sono felice che questo sogno si stia avverando". 

Come si vive una gravidanza in una situazione come quella della quarantena dovuta al coronavirus in Italia?Una delle cose più importanti che tutti possiamo fare per proteggerci da una pandemia e aiutare anche i medici e il personale infermieristico è rimanere a casa. Questo è ciò che faccio, nient'altro. A casa gestisco la mia gravidanza, solo solo qualche volta la famiglia per andare a fare la spesa o in farmacia perché so di cosa abbiamo bisogno. E sto attentissima: esco con la mascherina e i guanti, che butto sempre al mio ritorno. Disinfetto sempre le mie mani, appena salgo e scendo dalla macchina, la carta, le chiavi, tutto ciò che tocco. Non esagero, perché non voglio creare panico inutile, ma mi prendo cura di me stessa e delle persone che mi stanno intorno. Tutti possiamo farlo.

Come si fanno gli esami medici?

Vado regolarmente dal mio medico per i miei controlli. Ora riceve solo donne in gravidanza ed eventuali emergenze. In Italia la situazione è difficile, ma devo ammettere che non possiamo lamentarci: abbiamo un giardino, bel tempo, soprattutto in questi giorni, quindi abbiamo più cose da fare con i bambini. Sono così felici di avere mamma e papà con loro tutto il giorno.

Come rimani in contatto con i tuoi genitori a Sarajevo?

Parliamo quotidianamente, durante le prime settimane abbiamo costantemente chiamato i miei e i genitori di Edin e abbiamo ricordato loro quanto fosse difficile la situazione in Italia rispetto al resto del mondo, per capire il modo giusto di comportarsi. Sono molto responsabili e sono molto contenta che la Bosnia abbia introdotto tempestivamente misure di isolamento e protezione.

Come hai detto a Edin dell'arrivo di un altro figlio?

Siamo stati felicissimi, era una gravidanza pianificata. L'aspettavamo insieme e l'abbiamo scoperto insieme.