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Amendola: “Pjanic alla Juve? Non ci sono più bandiere, tranne Totti”

"Al bosniaco faccio tantissimi auguri, è stato il mio giocatore in assoluto preferito dopo Totti, ma non può avere nel sangue Campo Testaccio, come Osvaldo, che ha giocato in 27 squadre"

Redazione

Claudio Amendola, attore romano e noto tifoso romanista, ha rilasciato una lunga interviste sulle pagine di corriere.it, soffermandosi anche su alcuni temi di casa Roma, partendo dall'argomento principale di dibattito negli ultimi giorni: la cessione di Miralem Pjanic alla Juventus. Queste le sue dichiarazioni:

Pjanic alla Juventus? Gli faccio tantissimi auguri, è stato il mio giocatore in assoluto preferito dopo Totti, ho la foto con lui insieme a mio figlio, ma gli faccio tantissimi auguri. Pjanic ha giocato in tutto il mondo, è un bosniaco che ha vissuto in tutto il mondo, se lo facessero De Rossi o Florenzi sarebbe diverso. Non può avere nel sangue Campo Testaccio, come Osvaldo, che ha giocato in 27 squadre. Mi manca un calcio diverso, non lo amo più tanto questo sport. Amo i 90 minuti in cui vedo la partita, ma non ne posso più di sentire chiacchiere pallonare, è un mondo troppo malato, inquinato dai soldi, e i giocatori italiani non esistono più. Questo è un calcio che non mi diverte, è un calcio che non ha bandiere tranne una, che è Totti”.