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Ambizione e coraggio. La Roma targata Tom punta in alto

(di Daniele Petroselli)“Champions e stadio in tre anni”. Obiettivo importante e non impossibile firmato DiBenendetto. Il presidente, a Londra per “studiare” meglio il mondo del calcio, ha parlato dei suoi primi passi nel progetto Roma e...

Redazione

(di Daniele Petroselli)“Champions e stadio in tre anni”. Obiettivo importante e non impossibile firmato DiBenendetto. Il presidente, a Londra per “studiare” meglio il mondo del calcio, ha parlato dei suoi primi passi nel progetto Roma e lancia messaggi di piena fiducia ai tifosi.

Possono dormire sonni tranquilli, la Roma crescerà e bene, sotto tutti i punti di vista. A partire dalla squadra. Sì, proprio così, come se undici acquisti non fossero bastati. Fa capire chiaramente che se i conti lo avrebbero permesso, si sarebbe tentato qualcosa di più. Ma meglio accontentarsi come prima volta. C’è tempo per migliorare. Come con il marchio. Tanti i progetti messi già sul campo, ora bisogna attuarli e cominciare a fare sul serio. Il margine c’è eccome per il profitto, basta solo muoversi. Come per lo stadio. “3 o 5 anni”, dice Tom, ma qui dipenderà dalla legge e dai tempi della burocrazia. Sarà uno stadio senza pista, affinchè i tifosi diano tutto il proprio calore alla squadra. Un po’ come lo Stamford Bridge ammirato oggi a Londra. Ma tra tante novità qualche punto fermo: Luis Enrique e Francesco Totti. Il primo che rappresenta il progetto di calcio del futuro, difeso graniticamente da tutti, staff e società. Il secondo il campione esempio per tutti, in campo e fuori. E che proverà ad esserci anche al derby. Mancano 10 giorni alla partita più attesa e il capitano accelera i tempi. Visite a Villa Stuart e la bella sorpresa che la lesione è già recuperata al 50%. Lui proverà ad esserci, ma nel caso di un forfait scalda i motori Lamela, che potrebbe esordire proprio nella partita più delicata. Sale anche l’entusiasmo degli altri compagni. Pjanic e Josè Angel non vedono l’ora di giocare ed è forse questo lo spirito giusto che deve animare la Roma. Una vittoria sicuramente darebbe ancora più morale ad una squadra giovane e in crescita come questa. Non che una sconfitta potrebbe far male, ma rifilare il sesto ko consecutivo è uno stimolo davvero super.

 

Ma oggi è stata anche la giornata del calciomercato. Tante le voci che si sono rincorse, un po’ come la frenetica attività di Sabatini da quando è nella Capitale. Ma andiamo con ordine. Il caso più scottante è quello che riguarda Juan. Tanti problemi fisici per lui che ne hanno minato la preparazione a Riscone e un feeling mai nato con il nuovo tecnico lo hanno relegato al momento ai margini della squadra. Lucho predica calma con il brasiliano, ammettendo di non volerlo forzare in un rientro affrettato ma di volerlo al 100% dal punto di vista della preparazione. Resta il fatto che Juan si allena ma per ora neanche l’ombra di una panchina. E allora ecco riapparire all’orizzonte l’ombra della Vecchia Signora. Non sazia dell’aver strappato Vucinic, ecco buttarsi sul brasiliano che completerebbe perfettamente un reparto tutt’altro che sicuro in questo inizio di stagione. Sarebbe la ciliegina su una torta già buona e un regalo alla concorrenza. Il procuratore del giocatore glissa ma fa intendere che qualora non venga considerato a dovere l’ipotesi sarebbe più che ottima. Altro giro, altro problema. Il caso Lopez sembra confermarsi una spina nel fianco di Sabatini. Assicuratosi il giocatore (gennaio o giugno ancora non è dato saperlo), il Nacional promette di dare battaglia alla Fifa. Un remake del caso Mexes non sarebbe un bel viatico per la nuova società e per il “rientrante” Baldini, protagonista di quella vicenda. Anche perché i movimenti per rinforzare la rosa sono ormai avviati da tempo. In difesa occhi puntati su Otamendi del Porto, seguito da Spartak Mosca e Malaga, mentre per la fasci sinistra l’argentino Ansaldi del Rubin è in lizza insieme a Isla, Van der Wiel ed Azpilicueta. A centrocampo per un Viviani in uscita (in gol con l’Under 20 oggi e andrà a farsi le ossa in serie B), ecco un altro argentino: Banega. Per lui cifre ancora troppo alte (13 milioni), ma l’affare potrebbe andare in porto comunque. Soprattutto se si concretizzerà l’offerta della Fiorentina per Pizarro, che dovrebbe andare a sostituire il riottoso Montolivo che è già sulla via di Milano. In avanti il PSg si rifà sotto a Borriello, mentre per il nome del sostituto ecco ancora farsi avanti il nome Pavlyuchenko. Ma forse sono nomi di un’altra epoca che non esiste più.