(Il Romanista - V.Meta) - Finisce fra le lacrime la notte che da favola si è trasformata in incubo forse perché favola non lo è mai stata davvero: la Fiorentina si porta via una Coppa Italia che dopo l’1-1 dell’andata la Roma accarezzava già.
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Alla favola della Primavera manca solo il lieto fine
(Il Romanista – V.Meta) – Finisce fra le lacrime la notte che da favola si è trasformata in incubo forse perché favola non lo è mai stata davvero: la Fiorentina si porta via una Coppa Italia che dopo l’1-1 dell’andata la Roma...
Un gol nel primo tempo, due nel secondo, in mezzo il pareggio di Viviani che vale dieci minuti di speranza, poi la festa che, davanti a quindicimila spettatori, diventa beffa e la seconda coppa in tre anni che sfugge nella gara di ritorno. Che la serata non fosse cominciata sotto i migliori auspici lo si era capito fin dal riscaldamento: Montini non ce la fa, al suo posto Leonardi. Buso da parte sua è costretto a rivoluzionare la squadra, vista la squalifica di Iemmello e il forfait di Bittante e Agiey, così torna all’antico 4-2-3-1 con Carraro che da esterno d’attacco va a fare il trequartista dietro all’unica punta Seferovic. Il clima da serata dei grandi – le formazioni scandite dallo speaker, “Roma Roma Roma” sparato dagli altoparlanti – non bastano a mettere i brividi alla Roma, che parte bene, molto concentrata, anche se nel primo quarto d’ora bada più che altro a contenere. Al quarto d’ora la scuote Caprari, controllo e destro dal limite, palla fuori di poco. Un minuto dopo ci prova Pettinari, che va via a due avversari sulla sinistra, entra in area in slalom, ma viene chiuso in tackle da Camporese. Al 23’ Ciciretti sfiora il gol del secolo calciando di destro al volo (lui che destro non è) dopo una respinta di pugno di Seculin.
Alle occasioni della Roma risponde il vantaggio della Fiorentina: Carraro riceve al centro dell’area, riesce a girarsi sfuggendo a Frascatore e a servire Seferovic, che di destro batte Pigliacelli e gela l’Olimpico. La Roma ci mette un po’ a riaversi dalla batosta e solo dopo la mezz’ora torna a farsi pericolosa prima con Pettinari (destro ribattuto), poi con Caprari, destro a giro deviato in angolo da Seculin. Serve una scossa, De Rossi manda a scaldare Montini, ma a riaprire i giochi a inizio ripresa ci pensa Federico Viviani: cross di Frascatore, Ciciretti anticipato e palla che arriva a Seferovic, Viviani gliela sradica dai piedi e scaglia un destro violento che finisce in rete dopo una leggera deviazione. La Roma riprende fiato e fiducia, sfiora il 2-1 con Ciciretti e poi viene graziata per due volte da Carraro, ma i sogni di rimonta si infrangono contro il tiro-cross di Piccini, che beffa Pigliacelli sul palo lontano. E forse non è un caso che a chiudere i giochi sia colui che li aveva aperti a Firenze: Federico Carrraro suggella partita e vittoria dal dischetto a tempo scaduto. Alla Roma resta solo l’amarezza.
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