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Alisson: “Spero di ripercorrere le orme di Falcao. Con Szczesny ci sarà una concorrenza leale” – FOTO – AUDIO – VIDEO

Le parole del portiere brasiliano nella conferenza stampa di presentazione a Pinzolo

Jacopo Aliprandi

Al termine dell’allenamento mattutino, nel secondo giorno del ritiro a Pinzolo, è stato presentato il neo acquisto della Roma, Alisson Becker. Il brasiliano si presenta a giornalisti e tifosi nella sala stampa del centro sportivo "Pineta".

Prende la parola il direttore generale, Mauro Baldissoni"Oggi diamo il benvenuto a un altro nuovo giocatore, di nuovo brasiliano: Alisson Becker. Giocatore ancora molto giovane, 23 anni, può vantare 108 presenze con l'Internacional e 9 con la maglia del Brasile. La Roma ha già comprato un giocatore dall'International, Falcao, non possiamo che augurargli un benvenuto. 

Hai parlato molto con Spalletti, cosa ti chiedeva in fase di rinvio?

Ho parlato con il mister, mi ha spiegato come mi devo comportare in campo e come devo far ripartire l’azione sempre da dietro, niente in dettaglio. Sono molto felice di essere qui, in un club che ha avuto un idolo come Falcao sia dell'Internacional che della Roma, spero di ripercorrere le sue orme.

Hai notato delle differenze di allenamento tra l’Internacional e la Roma?

Se c’è qualche differenza forse riguarda l’allenamento specifico, in particolare l'aspetto tecnico dei portieri. Il resto dell’allenamento con mister Spalletti è molto simile.

L’interesse della Roma per Szczesny è uno stimolo o un fastidio?

Sono molto concentrato sul mio lavoro e sono molto felice di essere qui. Non do molto valore a quello che succede fuori dal campo, devo dimostrare il mio valore al mister, alle persone che mi hanno portato qui, che hanno avuto fiducia in me e ai tifosi. Per tutte queste persone darà il meglio.

Preferisci lo stile di Buffon o quello di Neuer?

Sono cresciuto con il mito di Buffon, da quando ero bambino è sempre stato un mio idolo e l’ho sempre ammirato tantissimo. Negli ultimi anni ho apprezzato anche Neuer. Buffon è più forte tecnicamente probabilmente, Neuer ha più forza fisica e velocità. Ma sono entrambi grandi portieri e li ho sempre ammirati pur rispettato le differenze tra i due.

Quando hai firmato ti prospettato un posto da titolare, ora che succede se arriva Szczesny? A che punto è l’iter per il passaporto comunitario?

Su Szczesny ribadisco che per me è un tema non molto importante. E’ un grande portiere ha fatto molto bene alla Roma, ma sono sicuro che ci sarà una concorrenza leale tra di noi, sono molto concentrato sul lavoro quotidiano e sono qui per dimostrare il mio valore e ripagare la fiducia. Per il passaporto non c’è ancora nulla di concreto, ma è una possibilità.

Perché hai scelto la Roma e non la Juventus?

Il motivo è molto semplice, per la fiducia che la Roma ha riposto in me. Da subito mi hanno trattato da grande portiere, mi hanno presentato un grande progetto di lavoro e per questo ho scelto la Roma. Sono qui da pochi giorni ma so già di aver fatto la scelta giusta, io e la mia famiglia ci troveremo bene.

Punti deboli e di forza?

E' abbastanza difficile parlare di me stesso, mi ritengo un portiere veloce e che ha un buon senso della posizione, del piazzamento, sia tra i pali, sia in campo. Quando la palla è in attacco cerco di seguire sempre l'azione, ho una buona uscita di palla per far ripartire l'azione. Posso migliorare su tutti i fondamentali, qui mi concentrerò con le uscite di palla tra i piedi.

Ti aspettavi di fare meglio in Coppa America? 

Si speravamo di vincere il torneo, ma nel calcio si vince e si perde. Il calcio brasiliano non vive un momento felice, siamo in una fase di ricostruzione, ma speriamo in futuro di tornare a dare grandi soddisfazioni ai tifosi brasiliani e i generale agli ammiratori del calcio brasiliano.

Ultimamente gli allenatori guardano molto come i portieri giocano con i piedi, è lo stesso anche in Brasile?

A livello di club, a partire dalle categorie inferiori, ho cercato di giocare sempre coni piedi, per cercare di essere un portiere moderno, tenendo sempre un occhio al calcio europeo. Il calcio evolve e anche il Brasile si sta adattando gradualmente pur rispettando la nostra filosofia di gioco. Ci sono preconcetti: quando un giocatore fa un retropassaggio il tifoso rumoreggia. Quando ero all'Internacional ho sempre giocato con la palla tra i piedi, ma anche in Nazionale con tanti giocatori che lavorano in Europa. Mi metto sempre a disposizione dei compagni per essere una risorsa aggiuntiva.

Cosa provi nell'avere vicino Francesco Totti? Ti ha detto qualcosa?

Per me significa moltissimo, è un grandissimo onore giocare con un idolo mondiale. Mio nipote si chiama Francesco in omaggio a lui. Non ho parlato con lui perchè non capisco molto l'italiano.

Per un giocatore brasiliano può essere difficile l'impatto con una città nuova, è così? Conosci Doni, ex portiere della Roma?

Doni non lo conosco personalmente ma di fama. Ho visto le partite con la Roma e con la Nazionale, mi piacerebbe conoscerlo. Roma somiglia a Porto Alegre, non di storia ovviamente ma il calore è lo stesso perchè d'estate è molto caldo a Roma. L'unica difficoltà potrebbe essere la lingua, ma prima di venire ho iniziato a studiarlo e non credo che io e la mia famiglia potremmo avere problemi di ambientamento.

Dei portiere si critica spesso la discontinuità...

Non sapevo di questa visione dei portieri brasiliani. Sono concentrato sul lavoro quotidiano a migliorare, un passo alla volta e a migliorare l'intesa con tutti i miei compagni, soprattutto con i difensori. Un portiere deve essere costante, non può giocare bene in una partita e male in un'altra. Ho sempre cercato la regolarità, ci sono riuscito con l'Internacional, lo farò anche alla Roma.

Il tuo numero di maglia?

Era uno dei numeri a disposizione, non ha un significato particolare, non ne hanno mai avuto.

Falcao ha detto che sei un grandissimo portiere ma che hai un problema a guidare la difesa. A volte usi più l'impeto che la testa... 

Sinceramente non mi era giunta voce di queste dichiarazioni, un po' mi sorprendono perchè all'Internacional sono diventato capitano proprio per la mia capacità di guidare la difesa e la squadra. Un portiere deve utilizzare la forza ma anche la testa, I portieri devono prendere decisioni rapide e può capitare di prendere una decisione errata, ma questo è il calcio.