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Alisson: “Se non avessi giocato, avrei lasciato la Roma”

Parla il portiere brasiliano: "Giocavo poco per scelta di Spalletti, ho imparato ad avere pazienza. Questo è l'anno principale della mia carriera"

Redazione

Non volevo lasciare la Roma, ma se non avessi avuto la certezza di giocare, avrei chiesto di partire. Perché questo è l’anno principale della mia carriera”. Parola di Alisson, intervenuto ai microfoni del portale brasiliano Folha. La scorsa stagione alle spalle di Szczesny gli ha aperto le porte del calcio italiano, ora il numero uno della Seleçao si sta prendendo la scena anche in giallorosso. “Non volevo farlo, ma avrei dovuto pensare a me e ai miei obiettivi - ha proseguito Alisson -. Adesso so che tutto dipende da me e dalle mie prestazioni, anche perché nessuno nel Brasile, nell’anno del Mondiale, ha il posto garantito”.

Nella lunga intervista, Alisson ricorda così il suo primo anno in giallorosso: “Giocavo poco per scelta del nostro ex allenatore, Spalletti. Sono un ragazzo tranquillo e non mi piace parlare, non mi sentivo a mio agio ad andargli a dire delle cose perché lui aveva scelto di avere due portieri di alto livello e mi faceva giocare nelle coppe. Ha usato la meritocrazia perché Szczesny aveva fatto bene il primo anno. Diciamo che ho imparato ad avere un po’ di pazienza”.

Adesso Alisson è sicuro “che le persone impareranno a conoscere il mio lavoro, che devo fare al meglio. Devo dire che però anche lo scorso anno, pur giocando poco, ho fatto delle buone prestazioni. Fare il portiere in Italia è diverso, in Brasile si punta sulla forza e sull’esplosività, a Roma facciamo più tecnica e lavoro di posizione. Unire le due cose è il massimo”.