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Alisson: “Lasciare la Roma? Concentrato sul Brasile, ci penserò dopo. Karius deve rialzare la testa”

Il portiere giallorosso non dà certezze sul futuro: "Se ne occupano i miei procuratori". Sul numero 1 del Liverpool: "Ci sono rimasto male, quando vediamo errori dei nostri colleghi soffriamo come se fossero nostri"

Massimo Limiti

Alisson torna a parlare del suo futuro senza dare certezze. Prima di partire per Londra insieme al suo Brasile in vista del Mondiale in Russia, il portiere della Roma è intervenuto ai microfoni della stampa brasiliana in zona mista. Ecco le sue dichiarazioni:

Vai via dalla Roma?

Sono concentrato sul Mondiale e sugli obiettivi della Seleçao. I miei procuratori si occupano della parte fuori dal campo. Ci penserò dopo.

Sugli errori di Karius nella finale di Champions League.

Ci sono rimasto molto male per quei due episodi, noi portieri quando vediamo errori dei nostri colleghi soffriamo come se fossero nostri. La vita va avanti, succede, fa parte del calcio. Karius deve rialzare la testa e deve essere orgoglioso di essere arrivato in finale. Non è stata come l’aveva sognata, ma siamo soggetti agli errori. Bisogna allenarsi molto affinché non succeda.

Sulle aspettative in vista del Mondiale.

C’è un’attesa speciale per questo momento che stiamo vivendo. E’ un onore servire il nostro Paese in una Coppa del Mondo. Abbiamo visitato il Museo della CBF, vivendo la meravigliosa storia della nostra Seleçao… Abbiamo visto i trofei e questo ci dà la forza per dare il massimo al Mondiale.

Tre portieri esordienti in un Mondiale.

Non c’è differenza dagli altri. C’è grande soddisfazione per poter disputare una Coppa del Mondo e di rappresentare il popolo brasiliano. Ci siamo allenati molto per stare in forma quando saremo chiamati a giocare, tutti e tre siamo al massimo della condizione.

Sulle prossime amichevoli.

Sono i nostri prossimi obiettivi. Stiamo già lavorando pensando alla Croazia, giorno dopo giorno, spingendo al massimo. Siamo nel finale di stagione, ma siamo pronti. Dobbiamo restare concentrati sugli obiettivi, scendiamo in campo come se fosse già una partita del Mondiale.

L’arrivo di Marcelo, Firmino e Casemiro con il gruppo.

Solo per aver potuto disputato una finale di Champions, Firmino deve considerarsi un vincitore. Io ci sono andato vicino perdendo con il Liverpool. Avevo una gran voglia di poterci essere. Siamo stati contenti per Marcelo e Casemiro. Li riceveremo molto bene, sono giocatori importanti per noi.