“E’ presto per esprimere un parere definitivo, ma la conoscenza di DiBenedetto mi ha molto confortato”. Lo dichiara il sindaco di Roma Gianni Alemanno, intervenuto ai microfoni di Radio Manà Manà Sport nella trasmissione 1927 – La Storia continua.
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Alemanno: “Quello di Rosella Sensi era un'idea di stadio, non un progetto”
“E’ presto per esprimere un parere definitivo, ma la conoscenza di DiBenedetto mi ha molto confortato”. Lo dichiara il sindaco di Roma Gianni Alemanno, intervenuto ai microfoni di Radio Manà Manà Sport nella trasmissione 1927 – La Storia...
Interpellato sull’incontro svoltosi ieri in Campidoglio con il nuovo proprietario della Roma, Alemanno ha detto: “Mi sembra che il consorzio statunitense possa contribuire a far diventare ancor più competitiva la Roma. Ma tra le premesse e la concretezza c’è bisogno di tempo. DiBenedetto mi ha colpito positivamente, ha una strategia di sviluppo internazionale per la Roma. L’ho visto determinato quando, parlandomi del nuovo stadio che vuole realizzare, ha detto che sarà un impianto che dovrà far paura, sportivamente parlando, agli avversari dei giallorossi. Gli americani hanno una gran voglia di fare in fretta. In questo senso saranno decisive le prossime settimane, li ho invitati a fare presto affinchè entro un anno si possa procedere alla posa della prima pietra, ma l’iniziativa spetta comunque alla Roma”.
Incalzato sul progetto dello Stadio Franco Sensi, presentato da Rosella Sensi due anni fa in una conferenza stampa a cui prese parte lo stesso Sindaco, Alemanno sostiene: “Quell’ipotesi non era nemmeno un progetto, ma solo un’idea che tra l’altro appartiene ad un’altra epoca. Per quanto riguarda l’area da individuare, partiamo dal Piano Regolatore Generale, cercando di fare il possibile per conciliare il rispetto della città con le aspettative dei tifosi. Tor di Valle per ora è solo una delle ipotesi, sicuramente è un’area bella, che presenta notevoli vantaggi, dove c’è già l’ippodromo. C’è bisogno di creare uno stadio che sia per tutta la settimana un luogo di aggregazione anche per le famiglie e non solo per i tifosi. Un’esperienza comunitaria e coinvolgente che mi auguro possa rappresentare un deterrente alla violenza nel calcio”.
Alemanno ha anche spiegato alcuni retroscena sulla trattativa per la cessione della Roma: “Un po’ di pellegrinaggio qui in Campidoglio c’è stato, era inevitabile, ma ho sempre invitato tutti a rapportarsi con Unicredit, l’unica a poter scegliere chi fosse il migliore a poter acquistare la Roma. Con Rosella Sensi abbiamo concordato di non parlare della Roma, lei stessa mi ha chiesto di non parlarne per rispetto della nuova proprietà. Mi auguro che le cose vadano bene alla Roma perché, come ho avuto modo di riferire a DiBenedetto, se la Roma vince la città gira meglio”. “Tra la Roma e la Lazio per quanto riguarda la costruzione dello stadio non c’è una priorità prestabilita” conclude Alemanno “ma una nobile gara. Dipende da chi presenterà prima il progetto”.
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