Aldair, storico ex difensore della Roma, ha rilasciato un'intervista al canale YouTube RomaTG. Queste le parole del brasiliano che ha ricordato la sua avventura nella Capitale e ha parlato del momento dei giallorossi:


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Aldair: “Mi piacerebbe vedere Ancelotti alla Roma. Non darei la 10 a Dybala”
Perché hai deciso di rimanere qui da noi? Qual è stato il motivo che ti ha fatto innamorare di Roma? “Guarda, veramente tutti gli anni sarei dovuto andare via. A fine stagione ‘Alda va via, va via' ma alla fine sono rimasto tutti questi anni. La ragione maggiore del perché rimanere tutti questi anni è che stavo bene a Roma. Mi sono innamorato della squadra, della tifoseria. Mano a mano che passava il tempo mi veniva la voglia di restare. Tutti quanti mi dicevano che ero pazzo perché volevo vincere lo scudetto. Alla fine ci siamo riusciti. Ma il motivo è che stavo bene con la città, con la tifoseria”.
Qual è il giocatore più forte con cui hai giocato nella tua carriera? “Con la Roma sappiamo chi era il più forte, non abbiamo dubbio (Totti, ndr). Però se devo dire in generale tutti tutti sai, anche se a fine carriera, ho giocato con Zico, giocatore spettacolare. Andando avanti con Ronaldo, Francesco (Totti). Loro.sono i giocatori più forti con cui ho giocato in quei 17-18 anni di carriera.
Chi vorresti sulla panchina della Roma il prossimo anno? Si parla anche del tuo amico Montella. “Questa è una bella domanda eh (ride, ndr). In questo periodo si parla di tante cose. Ho sentito anche l’allenatore attuale parlare di questo. Penso che la Roma abbia bisogno di prepararsi per il centenario. Penso che bisogna fare una squadra forte per il prossimo anno, per la mentalità, per riuscire ad arrivare il più in alto possibile. Per il 2027… La società deve avere questa mentalità: è un anno importante, la tifoseria merita, c’è bisogno di portare subito a vedere quello che capiterà in quell’anno. Adesso, subito, non bisogna aspettare.
Facci un nome, schierati! Ancelotti, Allegri, il tuo amico Montella… “Ancelotti è un bellissimo nome, un allenatore che ha fatto benissimo in tante squadre, che ha iniziato qui a Roma a giocare. Magari dopo Madrid lui può fare questa scelta, anche se è ancora abbastanza giovane, penso che possa allenare ancora parecchio. Ma penso che l’importante sia fare bene per il prossimo anno e per il 2027, serve un nome bello forte”.
Pluto nel 1998 tu hai deciso di lasciare la fascia da capitano a Francesco Totti. È stata una scelta proprio tua, o altro? “No, è stata una scelta mia. Ho deciso di lasciare la fascia a Francesco. Era un ragazzo che stava crescendo, era il ragazzo del momento e alla fine ho avuto ragione. Non c’era un altro motivo. Avevamo una squadra con giocatori importanti, c’era anche Abel (Balbo, ndr). Però la scelta è stata giusta e accettata da parte di tutti quanti”.
Daresti la 10 a Paulo Dybala? “Lui già è un 10 in mezzo al campo. Però penso che come tutte le squadre, o quasi tutte le squadre del mondo o in Europa, hanno levato una maglia o due maglie di un calciatore importante. Penso che la società possa non far tornare quella maglia. È stata portata da un giocatore importantissimo. Non possiamo avere un giocatore come quello che ha portato quella maglia per tanti anni, quindi secondo me deve rimanere dove sta perché Francesco ha fatto di tutto e di più per questa maglia.
Rientra in società Totti secondo te? “Ma, non lo so. Penso che non dipenda da lui ma dalla società. Lo sai quello che pensa lui. È il suo amore, la sua vita: il calcio e la Roma. Bisogna vedere cosa possa essere importante per la società. Lui sta lì, vive lì, un po’ a Roma un po’ a Dubai, però secondo me sarebbe importante per la società”.
Pluto qual è la partita più bella che hai giocato con la maglietta della Roma, quella che ricordi con più gioia? “Forse la partita con più gioia è quella che non ho giocato, stavo in panchina perché mi ero fatto male, quella è stata una gioia immensa, quella col Parma a casa (Roma-Parma 2001, ndr). Però direi che anche l’altra partita che abbiamo giocato con il Parma a casa loro è stata una delle partite più belle”.
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