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Alberto De Rossi: “Orgoglioso dei miei ragazzi. Loro rappresentano il mio salto di qualità”

Ecco le dichiarazioni di Alberto De Rossi, intervenuto nella trasmissione “Tana Libera Tutti” in onda su Centro Suono Sport:

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Ecco le dichiarazioni di Alberto De Rossi, intervenuto nella trasmissione "Tana Libera Tutti" in onda su Centro Suono Sport:

Mister buon pomeriggio e complimenti. Qual'è il momento in cui ha pensato di non farcela e quando ha invece cambiato idea ?Soddisfazione doppia per il risultato ed il modo in cui è arrivato. Un allenatore non puo permettersi di pensare che si metta male, in nessun momento, neanche gli ultimi 20 secondi, non ha il tempo di permetterselo un pensiero simile, c'è sempre speranza, su un fallo laterale, su un calcio d'angolo, uno ci spera sempre ed è giust oche sia cosi.

L'ha sorpresa la prestazione del varese, nonostante le squalifiche ? No, non mi meraviglio. Queste sono squadre che prendono i migliori giocatori, sebbene scarti di altre società, ma scelgono e lo fanno al meglio, e sono calciatori completi, come risposta all'elevato tasso tecnico del varese, oltre a quello fisico, in tutti i ruoli e ben messi fisicamente.

Rileggendo la stagione, qual'è stato il momento piu difficile e quello in cui ha pensato di farcela ?Come programma non ci poniamo di vincere, ma di esser protagonisti, assoluti, all'atteggiamento propositivo, i nostri calciatori lo sanno, per noi è importantissimo, impostare il proprio gioco. il momento difficile è stato quando la squadra prendeva tanti gol e perdeva spesso, nelle prime sette ne avevamo perse tre che di solito era il numero di un'intera stagione, li è stato difficile, i ragazzi erano giù ma noi no, non abbiamo mai questi sentimenti, sappiamo quello che dobbiamo fare, svolgiamo il nostro programma che ci ha dato sempre risultati strepitosi. un altro momento no è stata la sconfitta in casa con la fiorentina, la solita piccola minoranza rumorosa a roma ha iniziato a darci contro, ma noi siamo andati per la nostra strada, ma chi sparla a vanvera come in questo caso non sa di cosa parla, e spesso polemiche simili influiscono sui ragazzi. Nel settore giovanile è diverso, ci vuole pazienza, serenità. siamo stati fortunati perchè questi ragazzi hanno avuto la fortuna di perdere, con una delusione abbastanza forte, specie per la cornice di pubblico, e metabolizzarla ed avere una grandissima soddisfazione come questa. sono due situazioni da gestire con maestria.

Abbiamo letto cose particolari sul settore giovanile della roma, anche parlarne male, domande sul perchè non si vince e via dicendo. tutto sommato Lei i suoi obbiettivi li abbia sempre raggiunti, che è il motivo per cui le primavere esistono, non stiamo in Spagna. Il discorso si allarga perchè in Italia con i giovani siamo indietro rispetto agli altri, inserire i giovani si fa fatica. Per quanto mi riguarda è vero, è stato raccapricciante leggere certe cose, ma ci vuole una grande professionalità, per tutti quelli che girano intorno a questi ragazzi, ci sono grandi professionisti, ma questi lo fanno apposta perchè sono dei caciaroni, o meglio incompetenti. Abbiamo dato un vantaggio agli avversari. però noi avremmo avuto due coppe italia in piu, uno scudetto in piu ma non eravamo cosi avanti nella maturazione. poi se uno vuole far polemica lo può fare ma la realtà è questa. ora fanno la gavetta in serie B pur giovanissimi ed ancora in categoria. quello che dicono gli altri è tutta aria fritta.Bisognerebbe spiegare la differenza fra un campionato primavera ed uno di serie C. alcuni dicono "è pronto per la A" ma poi vengono risucchiati dai "grandi". bisognerebbe spiegare che le differenze ci sono, e sono enormi, stress compreso. C'è un divario enorme, proprio enorme, come tra allievi e primavera, primavera e prima squadra, sono situazioni naturali che vanno affrontate con persone capaci, che sanno della materia, specie nel mondo giovanile. Io non ho fatto tutto da solo, tolto il mio staff che è sempre con me, per vincere una cosa che è l'evento massimo. C'è stato un lavoro degli osservatori, preparatori, di tutti i colleghi, fette che si dividono porzione per porzione, basta parlare solo dell'allenatore, determinante non è, da il suo supporto con tutto il suo staff.

Mangia, allenatore del Varese, le ha fatto i complimenti a fine partita ?Si, è stato molto carino, è venuto nello spogliatoio, abbiamo avuto un momento anche molto carino ad inizio partita, ci siamo conosciuti, poi il campo ti porta adrenalina fortissima, ma al di là della partita, la sua squadra gioca bene e la società ha lavorato bene, e lui si è complimentato con tutti i ragazzi. Sguardo al futuro, nella conferenza stampa Sabatini che ha annunciato l'intervento dell'allenatore della prima squadra su tutto il settore giovanile.

Ha sentito Sabatini ?Assolutamente no, lo farò in settimana, io sono in scadenza, è giusto si affrontino questo discorso e parleremo di questa innovazione.

Non lo facevate anche con Spalletti ?No, con Luciano avevo un rapporto strettissimo, non era così. fu una mia scelta giocare con lo stesso modulo della prima squadra, il 4-2-3-1 fatto molto bene da spalletti cercai di attuarlo anche in primavera per un eventuale ingresso dei ragazzi in prima squadra. non c'era nessun legame tattico.

Scadenza o meno, si sente pronto per un grande salto ?Si, mi sento pronto per il grande salto. allenare un altro anno questa squadra. Ogni anno è un grande salto, di fare gli adulti non se ne parla proprio, al momento. Per me è sempre come la prima volta, con passione e serenità per questi ragazzi ai quali non puoi sfuggire, sentono se ci sei o non ci sei. Ma ora pensiamo ad un po' di meritato riposo.