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Ag. Borini: “Scaricato dal Chelsea, rinato a Roma”

E’ una vera e propria escalation quella di Fabio Borini in questa stagione. Dal Chelsea alla Roma, passando per Parma, nel segno del gol.

Redazione

E' una vera e propria escalation quella di Fabio Borini in questa stagione. Dal Chelsea alla Roma, passando per Parma, nel segno del gol.

Sono infatti già cinque le reti del giovane attaccante capitolino che in soli sei mesi ha conquistato la piena fiducia di Luis Enrique. "Tutta l'avventura in giallorosso è nata con grande velocità - ha raccontato in esclusiva ai microfoni di Tuttomercatoweb.com l'agente del giocatore, Marco De Marchi -. Dopo l'arrivo al Parma, la società capitolina è stata la più veloce a muoversi su Fabio chiudendo l'operazione in prestito con diritto di riscatto. Nei giorni scorsi poi, complici le ottime prestazioni della prima parte di stagione, la Roma ha deciso di riscattarne la metà con sei mesi d'anticipo. Una situazione che ha reso Fabio molto felice e che lo ha stimolato ancora di più nel suo obiettivo di farsi riscattare completamente al termine della stagione".

 

Un exploit che parte da lontano. Dall'Academy del Chelsea alla doppietta di ieri all'Olimpico. "La carriera di Fabio è iniziata ancora prima, dalle giovanili del Bologna, dove è partito alla volta di Londra a sedici anni. Sotto la guida di Carlo Ancelotti è arrivato poi l'esordio in prima squadra, sia in Premier che in Champions League".

Nonostante i risultati positivi però con i Blues però non c'è stato l'accordo per il rinnovo. "Non c'è stato neanche il tempo di rispondere all'offerta del club che il ragazzo è stato messo fuori rosa. Quando poi Fabio è rientrato nel campionato riserve in otto presenze ha messo a segno ben 14 gol e questo ha catturato l'attenzione dello Swansea che gli ha concesso la prima avventura da protagonista e lui ha ripagato il club gallese con la prima storica promozione in Premier League".

L'oggi di Borini si chiama invece Roma con l'etichetta di "nuovo Inzaghi". "Sicuramente una delle qualità di Fabio è l'alta intensità con la quale gioca. Una dote, questa, che fa rendere al meglio un calciatore in ogni campionato professionistico. Sull'etichetta di "nuovo Inzaghi" posso solo dire che il primo a fare questo paragone è stato Carlo Ancelotti che ha allenato entrambi. Inzaghi è una leggende del calcio, uno dei bomber più forti della storia. Oltre alle doti tecniche credo che i due giocatori abbiano in comune la grande personalità".

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