Nuovo corso, vecchi problemi. La Roma esce dal supermercato estivo con un carrello colmo di giocatori giovani e di talento. La lista della spesa di Walter Sabatini conta undici innesti, una squadra intera che ha rivitalizzato la piazza giallorossa.
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Acquisti e linea verde, ma adesso la rosa è extralarge
Nuovo corso, vecchi problemi. La Roma esce dal supermercato estivo con un carrello colmo di giocatori giovani e di talento. La lista della spesa di Walter Sabatini conta undici innesti, una squadra intera che ha rivitalizzato la piazza giallorossa.
Il compito del direttore sportivo, però, non era solo quello di svecchiare la rosa, ma anche di limarla, sfoltendo un organico che adesso rischia di creare non pochi problemi al giovane tecnico Luis Enrique. Almeno fino a gennaio, quando torneranno ad aprirsi le porte del mercato, l'allenatore spagnolo dovrà organizzare il lavoro settimanale con un gruppo extralarge formato da 32 giocatori. Non tutti, ovviamente, potranno far parte del progetto che ha in mente l'asturiano. In attacco, ad esempio, saranno in 8 a contendersi tre maglie (Totti, Osvaldo, Borriello, Bojan, Lamela, Borini, Okaka, Caprari) e, calcolando anche la prematura eliminazione dall'Europa League, le opportunità per mettersi in mostra non saranno poi molte.
I problemi d'abbondanza, poi, potrebbero portare a nuovi malumori generati da esclusioni non gradite. Il primo caso eclatante, infondo, c'è già stato col giocatore simbolo della Roma, ovvero Francesco Totti. E per evitare nuove frizioni tra capitano e tecnico, scenderà in campo anche Sabatini. «Il nostro allenatore è Luis Enrique e lo sarà per molto tempo - ha ribadito il ds giallorosso prima di soffermarsi sul rapporto con Totti -. Se starò vicino a Francesco? Ovviamente sì, finora mi sento in colpa per non essere stato molto vicino nè all'allenatore, nè alla squadra. Ora gli sarò vicino, non perchè ci siano problemi da risolvere, quello che si è creato fa parte della dialettica del calcio e tutto si risolve quando c'è forza lavorativa, quando c'è voglia di fare le cose». Sull'argomento si è espresso anche il difensore Juan, tra i senatori dello spogliatoio romanista: «Totti lo vedo bene, come sempre. Si allena, sta in forma, è carico come tutti noi ed è pronto per fare una bella stagione. Il rapporto con il tecnico? Non sono io a dover rispondere, certo Totti è il nostro capitano, è sempre un giocatore importante. Certe cose però dobbiamo cercare di farle restare all'interno dello spogliatoio, non dobbiamo fare uscire cose brutte, dobbiamo risolvere i problemi tra di noi».
Della serie, i panni sporchi si lavano in famiglia. Famiglia che intanto, oltre ad essersi allargata, è stata anche ringiovanita. In pochi mesi, infatti, l'età media della rosa giallorossa è scesa da 30,4 a 26,8. Un bel lifting che sicuramente proseguirà a gennaio visto che Sabatini non ha occupato le due caselle relative agli extracomunitari. In compenso il ds ha attinto a piene mani dal portafoglio di Thomas DiBenedetto: la nuova Roma americana, infatti, ha speso sul mercato 78,6 milioni di euro (con un saldo negativo tra acquisti e cessioni pari a 53 milioni), risultando la quinta società più spendacciona d'Europa alle spalle di Manchester City (92,5 milioni), Paris Saint-Germain (89), Juventus e Chelsea (85,7). Un ulteriore sforzo, però, dovrà essere fatto per risolvere in tempi rapidi la grana De Rossi, sempre in scadenza di contratto. Il rischio, in assenza di rinnovo, è infatti quello di far svincolare il centrocampista di Ostia a parametro zero (a gennaio sarà libero di firmare per un altro club), causando un danno economico superiore a quello già provocato quest'anno dal passaggio di Mexes al Milan. «Tutti sanno quale è il peso di De Rossi nella squadra e quanto sia importante. Perderlo sarebbe pesante per la Roma» il messaggio spedito da Juan ai naviganti con la bandiera a stelle e strisce sul pennone. (ANSA).
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