All'inseguimento della Juve. Non solo in campionato, dove la Vecchia Signora marcia a ritmo scudetto, ma anche in Parlamento, dove la legge sugli stadi, dopo uno stopo di qualche mese, dovrebbe ora accelerare il passo.
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Accelera il passo in Parlamento la legge sugli stadi
All’inseguimento della Juve. Non solo in campionato, dove la Vecchia Signora marcia a ritmo scudetto, ma anche in Parlamento, dove la legge sugli stadi, dopo uno stopo di qualche mese, dovrebbe ora accelerare il passo.
Se il provvedimento avrà il via libera anche a Montecitorio altre società di serie A e B avranno gli strumenti per imitare il modello-juventus, dotandosi di strutture più moderne e funzionali. L'avvicendamento a palazzo Chigi e la crisi economico-finanziaria hanno certamente contribuito a rallentare l'iter in commissione del ddl bipartisan, approvato invece a tempo di record, e all'unanimità, da palazzo Madama.
Il cammino del ddl è stato frenato negli ultimi mesi dalle tante audizioni in commissione Cultura e dalla difficoltà di trovare un punto di sintesi tra le forze politiche soprattutto sulla questione dei vincoli ambientali.
Ma dopo il via libera in sede consultiva delle altre commissioni competenti e l'audizione del ministro per i Beni culturali Lorenzo Ornaghi la settimana scorsa, sembra ora possibile imprimere un'accelerazione: entro i prossimi quindici giorni i gruppi parlamentari avvieranno il dibattito sulle linee programmatiche del ministero, un passaggio cruciale per decidere il destino del provvedimento. «Ora le prospettive sono buone.
C'è la necessità di approvare questa legge entro la fine della legislatura per consentire a molte società calcistiche di compiere importanti passi avanti verso la realizzazione di strutture innovative, più sicure, più confortevoli, in grado di attirare un pubblico più vasto, come dimostra del resto il caso-Juve», spiega all'Adnkronos Paola Frassinetti, vice presidente della commissione Cultura di Montecitorio.
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