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Abraham, 40 milioni in panchina: Mourinho può escluderlo anche col Milan

Abraham, 40 milioni in panchina: Mourinho può escluderlo anche col Milan - immagine 1
Tammy sui social ha festeggiato la “parata” di testa come fosse un gol

Redazione

Mai avrebbe pensato di benedire così tanto un colpo di testa mandato alle stelle sulla linea di porta. È lo strano destino di Tammy Abraham, che avrebbe voluto cominciare il 2023 con un gol da regalare alla Roma - con cui è in astinenza dalla trasferta a Reggio Emilia, contro il Sassuolo, del 9 novembre - e da dedicare alla compagna Leah, in attesa del suo primo figlio. E invece Mourinho ha deciso di spedire in panchina contro il Bologna il suo numero 9, scelta sorprendente se solamente si pensa ai 27 gol totali realizzati dal giocatore la scorsa stagione, protagonista quasi assoluto dell’attacco giallorosso. Scelta però comprensibile a fronte delle prestazioni deludenti collezionate da Tammy nell’attuale stagione. Pronti-via, il tecnico portoghese ha deciso di mandare un messaggio forte al ragazzo, levandogli la certezza di un posto da titolare, a costo di giocare senza un centravanti di ruolo, sperando di smuovere in lui una reazione d’orgoglio. Abraham entra poi in corsa, al posto di Zaniolo, al sessantesimo minuto, ma l’orgoglio non sembra prendere il sopravvento su una prestazione che resta piuttosto anonima. Fino a quel colpo di testa allo scadere, che manda la palla fuori dalla porta romanista, salvando Rui Patricio e una vittoria importantissima contro il Bologna. Un 1-0 che porta la firma del centravanti in difesa, paradosso del momento vissuto da Tammy, che sui social ha festeggiato la “parata” di testa come fosse un gol. E l’ironia dei social spinge a vedere il numero 9 schierato come centrale di difesa a Milano, magari accanto a Smalling, sfruttando al contrario la sua attuale scarsa vena realizzativa. Scherzi a parte, è in realtà molto probabile che il centravanti finisca in panchina anche domenica sera, contro il Milan, con Mourinho che proverà a pungerlo ancora nell’orgoglio.