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Pinto: “Mercato dinamico ma siamo squadra più forte. Mi do un sette e mezzo”

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Le parole del general manager alla conclusione del mercato

Redazione

Oggi presso la sala stampa del Centro Sportivo Fulvio Bernardini è andata in scena la conferenza stampa di fine mercato del General Manager Tiago Pinto.

La conferenza stampa di Tiago Pinto

"Buongiorno a tutti. E' un piacere essere qui oggi. E' importante per me avere l'opportunità di spiegare le strategie e cosa è successo davvero sul mercato. Prima di tutto però vorrei ringraziare la proprietà per il lavoro che ha fatto durante questi mesi. Per gli investimenti e per la presenza. E per la loro visione. Quando sono arrivato si parlava di lavoro di squadra, ma oltre alla teoria c'è stata anche la pratica. Per me è così che si può lavorare e fare il meglio per la Roma. Poi ho invitato queste persone a venire con me in conferenza stampa. Ho invitato tutte queste persone perchè più di 40 trattative non le ho condotte da solo. C'è l'ufficio legale, finanziario, Morgan, Maurizio... Mi hanno aiutato tanto. Per voi spesso c'è solo il nome del calciatore ma nel calcio moderno è difficile portare avanti trattative, lo si può fare solo con un team competente. Sono molto esigente con me stesso ed il primo ad arrabbiarsi quando le cose non vanno bene. Questo è stato il mercato più difficile della storia recente ma siamo riusciti a fare un buon mercato. Non sono quello che di solito dice di aver fatto bene, ma alla fine in questo contesto siamo riusciti a prendere il miglior allenatore del mondo, a rendere la squadra più forte e a trovare la soluzione per più di 30 calciatori. Claudio (Bisceglia, ndr) è qui perché non voglio sbagliare niente con l'italiano".

Ricordava l'estate difficile del calcio mondiale. Ha migliorato tanti reparti. Guarderà il mercato degli svincolati o aspetterà per il centrocampo?  Quando sono arrivato a Roma tutti dicevano che era una piazza difficile. Sto imparando a vivere qui e oggi mi diverto un po'perché il mercato è chiuso ieri, ma tutte le domande sono sul centrocampista. Lo chef oggi mi ha fatto i complimenti, ma mi ha anche chiesto quando arriva il centrocampista. Non è una questione di budget, abbiamo investito più di quanto preventivato da Ryan e Dan. Ma il mercato è dinamico, bisogna capire i momenti. In alcuni momenti abbiamo voluto accelerare il processo di ricostruzione della Roma. Tutti sapete che eravamo interessati a Xhaka ma poi sono successe altre cose. Volevamo fare ciò che era più urgente. Non voglio trovare giustificazioni, ma non dimentichiamo l'eredità che ci è stata lasciata. All'inizio della stagione avevamo più di 60 giocatori sotto contratto e questo non è facile da gestire. E' chiaro che voi e i tifosi guardate agli acquisti, a cosa manca, ma serve trovare un equilibrio. Abbiamo fatto ciò che ci è sembrato giusto per rinforzarci.

Si aspetta la trattativa per il rinnovo di Pellegrini complicata? No, Lorenzo vuole rinnovare con la Roma e la Roma vuole che rinnova, non è un problema 

Si dice che il bravo direttore sportivo è quello che vende. È soddisfatto per ciò che ha fatto con gli esuberi? Possono essere reintegrati in caso di emergenza? Hai fatto 10 domande in una, bravo. Posso invitarti a fare una lista di quanti ds hanno venduto calciatori in Italia. Credo che trovare soluzioni per più di 30 giocatori, anche se non sono stati venduti, credo sia un buon lavoro. Trovare soluzioni per calciatori con stipendi così elevati credo sia un buon lavoro. Forse ci saranno ds più bravi di me e io voglio imparare da tutti. Ma in questo mercato questa domanda non è giusta, va giudicato anche come si sono mossi gli altri. Per me è chiaro che sarebbe meglio se fossimo riusciti a vendere di più, a trovare più soluzioni. Non ci siamo riusciti solo per quelli che non sono voluti andare via. Abbiamo 10 finestre di mercato ancora aperte e 3-4 in cui possiamo trovare soluzioni. Lavoriamo per questo. Mourinho ha parlato anche di questo tema. Abbiamo lavorato molto e messo sul tavolo offerte buone per tutti i giocatori, in cui nessun calciatore perdeva un euro. Poi io non posso entrare nella testa dei giocatori. Abbiamo questioni aperte, lavoreremo con loro e i procuratori. Poi vedremo.

Con gli investimenti fatti la Roma può lottare per lo scudetto? Se non arrivasse in Champions League sarebbe un fallimento?La Roma può lottare per lo scudetto? La mancata Champions sarebbe un fallimento? La mia visione non è lo scudetto. La mia visione è lavorare ogni giorno per arrivare più vicini al successo. Il tempo non è una scusa, è chiaro che noi vogliamo vincere. Innanzitutto col Sassuolo. Abbiamo una squadra più forte della scorsa stagione. Abbiamo fatto qualcosa che forse non avete capito bene, tanto cambiamento nella struttura vicina alla squadra. Questo rende la Roma più vicina al successo. Ma non posso pensare a maggio. Siamo a settembre. Dobbiamo avere la mentalità di vincerle tutte, poi se saremo vicini all'obiettivo ci penseremo. Chiaramente la Champions è l'obiettivo principale, non mi nascondo. Siamo qui per questo.

Qual è il rimpianto a fine mercato?  Il mercato è dinamico. Volevamo Xhaka e nessuno vuole ricevere rifiuti. Lui voleva venire e alla fine non siamo riusciti a trovare un accordo. Ma il vero rimpianto è stato quello degli esuberi perchè io, Morgan (De Sanctis, ndr) e tutti quelli in questa sala hanno lavorato tanto per presentare offerte degne e non siamo riusciti in tutto quello che volevamo.

Rapporto con Mourinho stimolo o peso in più? A parte qualcuno che dice che è stato qualcun altro a prendere Mourinho, ma per me è un orgoglio averlo portato qui. Per un portoghese come me lui ha una dimensione stratosferica. Io sono un professionista, possiamo anche non essere d'accordo ma io approfitto per imparare da lui. La pressione di cui parli io non la sento. Siamo riusciti a lavorare insieme ogni giorno anche prima della stagione. Abbiamo valutato insieme la squadra e sappiamo quello che possiamo e non possiamo fare. Quando lui dice qualcosa come il fatto che manca esperienza, in realtà possiamo pensarlo tutti. Sono orgoglioso, felice e motivato di lavorare ogni giorno con Mourinho.

A livello strategico come si è passati dalla priorità Xhaka a prendere zero centrocampisti? Avete già deciso per gennaio di tornare sul mercato? Mercato è dinamico, sono successe delle cose e alla fine c’è sempre stato un legame fra uscite e entrate dei calciatori e con l’andamento del mercato abbiamo deciso di non prendere nessuno. Il centrocampo della Roma ha un campione d'Europa, Cristante, quello che ha segnato più gol in Europa adesso che è Veretout ha Villar, titolare Under 21 in Spagna. Non possiamo parlare come se non ci fosse centrocampo, anche per ridettò a Cristante a Veretout, a Diawara e Villar e a Darboe e Bove. Il mercato è importante e a gennaio saremo qui per valutare se siamo cresciuti e analizziamo tutto ma siamo qui per sviluppare i calciatori perché se fosse solo mercato il Lille non avrebbe vinto il campionato francese la stagione scorsa.

Mourinho ha detto che mercato è cambiato in corsa per infortunio di Spinazzola e cessione di Dzeko. Se tutto fosse andato diversamente la società avrebbe speso lo stesso per i sostituti? Non lo so. Quando succede un problema io vedo un opportunità. Mi dispiace per Spinazzola che stava giocando molto bene. Con Vina adesso abbiamo 3 terzini forti, 2 di prospettiva. Quando è andato Dzeko ho visto l’opportunità di prendere Abraham. Il mercato è stato reattivo. Noi dobbiamo sapere ogni giorno reagire a quello che succede nel mercato.

È difficile lavorare con il campionato già iniziato? A me non piace perché arrivo da una realtà dove avevamo sempre idea che erano 2 stagioni diverse: quando mercato è aperto e quando è chiuso. Io credo che noi abbiamo vinto 4 partite ma non è facile gestire una squadra e il mercato aperto. Sono le regole, andiamo avanti.

L’atteggiamento verso gli esuberi è una nuova filosofia adottata dalla società?Prima di essere direttore sportivo sono un tifoso di calcio. Andavo allo stadio per vedere calciatori e allenatori, non i ds. Alla fine il mio lavoro è rispettare i calciatori e le loro decisioni, ma devo anche essere onesto. Non è facile per me trovare 4-5-6 offerte che considero importanti e che non danneggino l'onorabilità del calciatore, che poi non vengano accettate. E' stata una scelta difficile. Sapevo cosa mi aspettava e sapevo che era impossibile cedere tutti. Abbiamo fatto la scelta di ridurre il gruppo per creare una squadra compatta e disposta a lottare fino all'ultimo secondo. Questo atteggiamento non cambia, è inattaccabile. Io sono qui per prendermi tutte le responsabilità, ringrazio i giocatori che si sono trovati nella soluzione di essere ceduti e i loro procuratori. Non voglio far nomi ma molti hanno fatto uno sforzo per trovare una soluzione. 2-3 hanno fatto davvero un grande sforzo. Alcuni calciatori importanti hanno fatto uno sforzo per andare incontro alla Roma. Lasciare qualcosa qui, andare da qualche parte dove mai avrebbero pensato di andare a giocare. Li ricorderò sempre.

Villar? Villar è un calciatore della Roma, ha giocato più di 40 partite la scorsa stagione. Deve sfruttare l'opportunità di lavorare con Mourinho per sviluppare il suo gioco e crescere.

E' capitato che il fascino di Mourinho abbia invogliato giocatori a venire?

Assolutamente. Forse qualcuno non lo vuole dire, ma per me è un orgoglio essere aiutato da Mourinho. Quando vai 4-5 giorni a Londra - ho pensato o prendo Abraham o prendo un aereo per il Portogallo (ride, ndr) - e puoi garantire ad un calciatore di essere allenato da Mou, questo è un fattore

Ci può dire quando torneranno Smalling e Spinazzola? Spinazzola è più complicato. Lui vuole tornare e noi dobbiamo un po' smorzarlo. Smalling credo sarà già disponibile con il Sassuolo. Credo che lui abbia fato un precampionato buon. Poi ha avuto quell’infortunio ma niente di grave.

Pensa ci sia un margine di rischio nell’aver dato gratis o a cifre basse, giocatori come Dzeko, Pedro e Florenzi a delle dirette avversarie? In questa vita ogni decisione è un rischio. Questi calciatori avevano 3 situazioni diverse. Quando un calciatore non vuole giocare nella Roma ma vuole andare via per me è importante perché stiamo costruendo un progetto nuovo e diverso dove le principali referenze della squadra è “morire per la Roma”. Se guardiamo il mercato in generale delle Big vediamo come la Roma non ha fatto niente di meno delle altre. Forse ha comunicato peggio. Sbaglio io perché voglio sempre dire la verità ma sappiamo che stiamo parlando di ingaggi importanti e che noi per fare questo management che volgiamo fare dobbiamo fare le scelte che abbiamo fatto. Dzeko è stato un calciatore importante nella storia della Roma, è stato un piacere lavorare con un campione come lui ma adesso abbiamo Shomurodov, Abraham e Mayoral e non mi sembra che stiamo peggio dello scorso anno. 

Che voto da al suo mercato? Che voto dà al suo primo vero mercato da romanista?

Da 0 a 10 no? Se consideriamo che molti pensavano che io non facessi mercato direi un 8. Se pensiamo che è il mercato più difficile della storia del calcio forse anche di più. Ma visto che c'è sempre margine per migliorare direi 7,5.

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