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-4 al DERBY, Sandri: “Perchè il no alla targa per Gabriele? Quella volta in Sud fu bellissimo”

Giorgio Sandri, padre del tifoso biancoceleste Gabriele Sandri ucciso da un agente di Polizia l’11 novembre del 2007, è intervenuto ai microfoni di “A Tutto Campo” su RadioIES per raccontare il dolore per il rifiuto di affiggere...

Redazione

Giorgio Sandri, padre del tifoso biancoceleste Gabriele Sandri ucciso da un agente di Polizia l'11 novembre del 2007, è intervenuto ai microfoni di "A Tutto Campo" su RadioIES per raccontare il dolore per il rifiuto di affiggere una targa in commemorazione del figlio e per ricordare il derby vissuto in Curva Sud. Queste le sue parole:

Sulla targa in ricordo di Gabriele SandriQuando è nato il "Comitato "11 novembre" abbiamo avuto incontri con la società autostrade, il sindaco di Civitella e abbiamo avuto difficoltà inizialmente per poi sentirci dire che non ci sarebbero stati problemi per la targa commemorativa. Ci dicevano che quello che era accaduto a Gabriele non era un semplice incidente autostradale e che quindi ci voleva un trattamento diverso. A distanza di un anno purtroppo nn cisono stati miglioramenti. Mettere una targa in ricordo di Gabriele è anche un monito affinchè non accada più e non dovrebbe spaventare nessuno. Gabriele è ricordato costantemente in tutti gli stadi e non solo, perchè non si può ricordare anche attraverso una targa?

Sul perchè del rifiuto La mia sensazione è che si voglia far dimenticare il più possibile la vicenda. Quello che è accaduto ha dell'incredibile, quasi del surreale. La gente vuole che Gabriele sia ricordato, che questa targa sia un monito per tutti, un bene per tutti. In questi quattro anni non ci siamo mai schierati con nessun partito, non abbiamo mai fatto politica. Forse questo ci ha creato maggiori difficoltà, perchè ora nessuna parte politica guarda con interesse a noi. Forse avremmo avuto un aiuto maggiore, ma ho preferito quello spontaneo dei cittadini, non quello interessato dei politici. Loro mi danno la forza di andare avanti in questa battaglia che non voglio mollare.

Sul derby vissuto in SudPorterò sempre nel cuore l'emozione di entrare in Curva Sud con al collo la sciarpa della Lazio, non potrò mai dimenticare l'accoglienza ricevuta. Fu un derby vissuto con grande emozione e grande difficoltà perchè il dolore era ancora fresco. Voglio ancora ringraziare i tifosi della Roma per quella splendida giorna che mi hanno fatto vivere, una delle più belle della mia vita.