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-3 al derby, Totti: “Giocherò fino a 40 anni” (VIDEO). Dubbio Pizarro

(di Marco Reda) – Tre. Il numero perfetto. Il numero, in questo caso, riguarda i giorni che separano i tifosi, tutti, dalla sfida di campionato tra Lazio e Roma. Una partita come le altre dal punto di vista della classifica, non così...

Redazione

(di Marco Reda) – Tre. Il numero perfetto. Il numero, in questo caso, riguarda i giorni che separano i tifosi, tutti, dalla sfida di campionato tra Lazio e Roma. Una partita come le altre dal punto di vista della classifica, non così “normale” da quello simbolico.

 

Da quasi cent’anni Lazio e Roma si contendono il ruolo di Prima squadra della capitale (sportivamente parlando) a suon di contrasti, scivolate, tackle duri, spettacolo e reti, banali o da mozzafiato (basti pensare alla gemma su punizione di Veròn nel 2000 o il pallonetto di Totti nel 2002, la bordata di Ledesma del 2006 o il “Tacco di Dio” di Mancini di tre anni prima). Rocchi, Delvecchio, Di Canio, Montella. Non molti sono riusciti ad essere continui, nella loro carriera, dal punto di vista dell’incisività nei derby. E’ da sempre stata una partita in cui il protagonista più inatteso e, magari, più criticato per le ultime prestazioni negative diventa il Salvatore della Patria, l’eroe da portare al trionfo. Cassetti, Julio Baptista, Simplicio e Taddei sono gli esempi giallorossi, Mutarelli, Behrami, Oddo e Liechsteiner quelli biancazzurri. Domenica sera in campo la qualità non mancherà. Tutti scommettono su Osvaldo, sponda romanista, e Klose-Cissè, sponda laziale, come uomini decisivi. E se non fosse così? Se, come da tradizione, a decidere la stracittadina romana fosse un Pjanic? O un Brocchi? Al campo il verdetto.

 

TOTTI SHOW – Mentre Claudio Lotito era intento a caricare i suoi in vista dell’importante confronto con i “cari” cugini e, dall’altra parte, Josè Angel preferiva utilizzare il social network Twitter, più in voga di Facebook presso calciatori e staff tecnico giallorosso, per scaricare la tensione pre-gara e riempire il cuore di coraggio e determinazione, al “Fulvio Bernardini” è andato in scena il “Totti show”: quaranta minuti circa di confronto tra il Capitano e la stampa romana in cui “El Bimbo de Oro” ha chiarito alcuni punti lasciati in sospeso, lanciato frecciatine ai rivali (con relativa Olympia) e divertito i presenti in sala con le sue solite schiettezza ed ironia. Chiuso il capitolo Baldini, in attesa di un dialogo diretto tra il numero dieci ed il nuovo direttore generale romanisti, e chiuso anche quello del suo “disturbo” nel progetto Roma, smentendo chiunque lo consideri un peso, Francesco Totti ha ribadito il suo pieno appoggio al progetto della cordata statunitense che ha assunto il controllo del club ed al tecnico Luìs Enrique dopo aver chiarito a quattr’occhi con lui la questione del suo utilizzo in campo, oltre che promosso scherzosamente il tecnico biancoceleste, Edy Reja, a uomo partita di Domenica sera ed incitato i compagni in vista del delicato impegno. Certo, ha anche puntualizzato che intende stare in campo piuttosto che dietro ad una scrivania almeno per altri cinque anni. Ma questi sono dettagli…

A rispondergli, nel pomeriggio, è stato il capitano laziale Tommaso Rocchi, che ha giustificato le affermazioni del collega con la “scusante” del ruolo di personaggio televisivo che lo stesso Totti ricopre ormai da anni. Tanto per alimentare un clima rovente.

OUT LOBONT, DUBBIO PIZARRO – Mentre l’attesa logora i più impazienti le squadre stanno ultimando i preparativi per la partita più attesa dell’anno: allenamento mattutino quello odierno per gli uomini di Luìs Enrique, con importanti novità: Francesco Totti, come ci si aspettava, non sarà della partita mentre è ormai completamente ristabilito ErikLamela. A tenere sulle spine il tecnico spagnolo è però David Pizarro: il mediano cileno ha lasciato anzitempo la seduta per un problema ai flessori della coscia sinistra e, anche se gli esami non hanno riscontrato seri problemi, il mister giallorosso potrebbe decidere di farlo partire dalla panchina. Al suo posto è ballottaggio tra Simplicio (favorito) e Perrotta, con De Rossi confermatissimo al centro del campo. Dietro di loro, Stekelenburg tra i pali dato l’improvviso forfait di Lobont, con Rosi, Burdisso, Heinze e Josè Angel in difesa. In attacco l’unico ad essere certo del posto è il neo Nazionale Osvaldo, forte dei tre goal in campionato: Bojan, Borini e Lamela si giocano una maglia al fianco dell’ex Espanyol con il bosniaco Pjanic trequartista, il suo ruolo ideale. Paolo Tagliavento da Terni, sponsorizzato dall’ex arbitro Graziano Cesari, è stato scelto per dirigere, nella bolgia dell’Olimpico, la gara dalle mille motivazioni.

 

CASSETTI VIA A GENNAIO?Daniele De Rossi non ha ancora rinnovato il suo contratto con la Roma: il mediano della Nazionale di Prandelli è in scadenza 2012 e l’accordo con il proprio club è tutt’altro che raggiunto. Questioni economiche, ovviamente. In ballo c’è una distanza di 1,5 milioni, roba non da poco. Si trattasse di un calciatore qualunque lo si darebbe già per partente a fine contratto. “Capitan Futuro” infatti ha più volte garantito di non aver intenzione di cambiare aria e di voler giocare con, e per, la propria squadra del cuore ancora a lungo. La situazione però non è così “rose e fiori” perché si balla sul filo di lana e le richieste per il centrocampista di Ostia non mancano (City, United, Chelsea e Real Madrid farebbero carte false per averlo).

Anche MarcoCassetti è in una situazione scomoda: protagonista della scorsa stagione della Roma, il terzino numero settantasette non rientra nei progetti del mister giallorosso, che lo considera un centrale e gli preferisce Rosi e Cicinho nel ruolo di laterale di difesa. Ragion per cui il calciatore si sta guardando intorno per trovare un club in cui possa giocare con continuità per non terminare la sua carriera in panchina. L’ Al-Ahli Dubai potrebbe essere una soluzione, non molto esaltante dal punto di vista sportivo, migliore da quello economico. In entrata, si segue Michele Camporese, baby difensore centrale della Fiorentina (classe ’92, nazionale Under 20 azzurro), ma c’è da battere la concorrenza della Juventus.