Dal palco al campo con un unico comune denominatore: la scaramanzia. Non importa se con indosso i panni dell'attore o quelli del tifoso. Per Gigi Proietti il derby è «un evento misterioso, particolare» , da rispettare e temere senza però averne paura.
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-3 al DERBY, Gigi Proietti: “Il derby? C'è una serie positiva…”
Dal palco al campo con un unico comune denominatore: la scaramanzia. Non importa se con indosso i panni dell’attore o quelli del tifoso. Per Gigi Proietti il derby è «un evento misterioso, particolare» , da rispettare e temere senza però...
Una partita da gustarsi in due atti, evitando anticipazioni. «Un pronostico? In ambito teatrale, così come tra i tifosi, vige la scaramanzia quindi non lo dirò mai» spiega Proietti, tifoso doc della Roma, a pochi giorni dalla stracittadina con la Lazio. «Non potrò essere allo stadio - ammette con un pizzico di dispiacere - e, anzi, per vedere la partita dovrò fare una vera e propria corsa contro il tempo perchè domenica sarò impegnato a teatro con lo spettacolo pomeridiano». Gli impegni lavorativi da tempo lo costringono lontano dall'Olimpico in occasione del derby ma non per questo ha rinunciato al suo ruolo di tifoso romanista: «In passato infatti mi è anche capitato di vedere pezzi di derby in camerino dove avevo fatto portare un piccolo televisore». Insomma, un fedelissimo della 'Magicà che spera di gioire ancora e di allungare la striscia di cinque successi consecutivi centrati dai giallorossi: «Speriamo che venga mantenuta la tradizione positiva degli ultimi anni - confessa Proietti -. Mi auguro poi che la squadra prosegua nel suo assestamento che devo dire sta già dando dei frutti in tempi più rapidi del previsto. Il gioco è da velocizzare, certo, ma il gruppo sembra avere già un'identità giusta. I segnali positivi ci sono stati e ancora non abbiamo visto Lamela...».
E proprio il talento argentino è tra i candidati a sostituire Totti, costretto ad alzare bandiera bianca a causa di un infortunio muscolare: «Ma io spero ancora che Francesco ce la faccia - l'auspicio dell'attore - e, se alla fine non dovesse giocare, faremo buon viso a cattivo gioco. In ogni caso ci sarà De Rossi che sta facendo benissimo in questo nuovo ruolo arretrato, sta giocando in maniera straordinaria. In campo è ovunque e azzecca tutto quello che fa». Merito anche della cura Luis Enrique: «Non lo conosco ma mi sta simpatico. Era partito con un passo falso in campo internazionale, poi piano piano ha dimostrato senso tattico. È un allenatore ancora tutto da scoprire». «Già soddisfatto? Noi tifosi non saremo mai pianamente soddisfatti - confessa Proietti -, avremo sempre qualcosa da ridire, ma sono ottimista e vedo un bicchiere pieno a trequarti. È sempre un bel segnale vedere che c'è un accordo totale tra società, allenatore e squadra». Sperando che il patto sancito a Trigoria permetta domenica sera all'Olimpico di strappare i tre punti ai cugini della Lazio: «Una vittoria può portare molto carattere, entusiasmo e motivazioni. Se dovesse arrivare tutti dovranno poi fare i conti con la Roma. Una sconfitta? Non ne voglio nemmeno parlare...». Questione di scaramanzia.
(ansa)
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