“Il derby di Roma ha il fascino di River-Boça e l’importanza di Argentina-Brasile.- dice Hernan Crespo ai microfoni di Radio Manà Manà nella trasmissione C'è calcio per te -
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-2 al DERBY, Crespo: “Lazio-Roma è come Boca-River o Argentina-Brasile”
“Il derby di Roma ha il fascino di River-Boça e l’importanza di Argentina-Brasile.- dice Hernan Crespo ai microfoni di Radio Manà Manà nella trasmissione C’è calcio per te –
E' una sfida che si fa sentire per strada, la prima cosa che ti chiedono i tifosi è di fare un gol al derby. Io però non ho mai segnato, mi spiace molto ma giocarlo è il top anche perché ho avuto la fortuna di giocarlo negli anni in cui Lazio e Roma erano nel loro massimo splendore sportivo. Ai derby non la prendevo mai, c’era un mastino come Samuel che non mi marcava sempre bene. Gli ho fatto fare sempre bella figura (ride ndr). Non c’è una favorita quest’anno, la Roma è in fase di sviluppo e la Lazio è quadrata. Bisognerà verificare i giocatori tornati dalle nazionali”.
Crespo da ex biancoceleste parla della Lazio di Edy Reja: “Ha alzato molto il tasso tecnico. Da tempo la Lazio non aveva due punte di questo valore. Klose e Cisse sono due stelle, senza scordare il talento di Hernanes. Sul mercato si sono comportati molto bene, ridurre il gap con le grandi non è semplice ma saranno sicuramente protagonisti. Zarate? A qualcuno non andavano bene le cose. Non si sono venuti incontro tecnico o giocatore, non conosco la situazione ma è vero che Mauro è andato via in prestito quindi la società ancora ci crede nel giocatore che non è stato svenduto ma ha cambiato aria per il bene del ragazzo”.
L’ex bomber della Seleccion parla anche del suo passato: “L’addio alla Lazio è stato turbolento. Non ho scelto di essere ceduto, il presidente Cragnotti doveva incassare ed è per questo che sono andato all’Inter. E’ stato interpretato male il mio trasferimento, è stato detto che sono un mercenario o un traditore non considerando le condizioni economiche in cui versava quella Lazio”.
Il ‘Valdanito’ parla anche della squadra di Luis Enrique: “Il progetto Roma mi entusiasma, hanno un modo giocare e un’idea che mi piace, è qualcosa di diverso, di propositivo. Vediamo quanto sia adatto al calcio italiano, anche se sono rimasto piacevolmente sorpreso dell’appoggio della società al tecnico. Un po’ di aria nuova in un paese come il nostro non guasta mai. L’assenza di Totti al derby? Si perde molto spettacolo a 360°. Totti è la Roma. Sono stato vicino alla Roma nel 2006 e nel 2008, sembrava fatta in entrambi i casi ma per un motivo o per un altro sono saltati gli affari per questioni societarie o per scelte tecniche come Julio Baptista”.
L’attaccante del Parma conclude poi sulle sue condizioni fisiche: “Ho provato a stringere i denti dopo lo stiramento subito contro la Roma. Non sono passati neanche 20 giorni e non ce l’ho fatta per il match contro il Napoli. Devo recuperare con calma”.
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