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Spalletti: “Pareggio giusto, potevamo fare di più”

LaPresse

Il tecnico nerazzurro commenta il pareggio di stasera

Redazione

Ancora un pari tra Roma e Inter, il terzo da quando Spalletti è diventato allenatore dei nerazzurri. Al termine del match, l'allenatore nerazzurro ha commentato con le sue impressioni ai microfoni dei cronisti.

SPALLETTI A SKY

Risultato giusto?

Sì, giusto. Ci sono state occasioni per noi ma abbiamo lasciato spazi, non siamo stati così bravi a restare in ordine. Non ce la facciamo, è il nostro tallone d'Achille, restiamo con i terzini aperti. Va bene come risultato, siamo passati in svantaggio e la Roma metteva i piedi sull'area di rigore con i difensori, lasciando pochi spazi. Il nostro giro palla ci faceva allargare i terzini e loro hanno velocità per ripartire, poi c'è Dzeko che tiene palla e la porta sempre dalla parte opposta perché trova il vuoto, come in occasione del gol. Viene incontro al pallone, poi El Shaarawy è molto bravo. Nel secondo tempo siamo stati più ordinati, il rischio quando vuoi pareggiare la partita è quello di fare confusione e portare tanti uomini. Abbiamo piano piano scavato questo spazio.

Perisic completamente diverso tra primo e secondo tempo.

Ce l'ha queste interpretazioni, riceve palla sulla trequarti e la riporta dietro invece di puntare. Ma è un calciatore che fa comodo, perché alza il livello di squadra, sulle palle di testa ne pulisce tante contro una Roma brava in altezza. Si poteva fare di più, magari essendo più precisi, perché abbiamo sbagliato troppi palloni. Il risultato ci sta e per come si era messa la partita è anche un risultato prezioso.

C'era bisogno di più intraprendenza: cosa si può fare di più?

Questo fatto di mantenere queste due piazzole alte sulla linea difensiva, per trovare poi nel giro palla l'esterno libero dall'altra parte. E ci vuole più precisione sulla trequarti, più qualità nella trasmissione di palla, loro abbassavano tutti e due i mediani, anche i trequartisti. Poi la Roma si è messa anche 4-3-3 e quando riconquistano palla, se non mantieni le giuste distanze, diventa difficile perché hanno velocità. Per cui va bene così.

Non ti viene voglia di dire ai tuoi terzini di restare qualche metro indietro per chiamare fuori gli esterni avversari?

Lo dovevamo fare di qua. D'Ambrosio doveva fare più il guardiano, mentre invece ha costretto Politano ad accentrarsi di più e andare in bocca ai difensori, invece di lasciargli l'uno contro uno con Kolarov. Nella ripresa entrava più dentro al campo, a prenderla quasi da mediano destro con Politano che la veniva a prendere largo. Nel primo tempo abbiamo fatto l'inverso, ma lì c'era meno spazio per l'uno contro uno. Nel secondo tempo abbiamo giocato con i terzini più bassi e la punta esterna aveva più possibilità di uno contro uno.

Tutte le inseguitrici hanno fatto meno punti rispetto all'anno scorso. Secondo te come sta il nostro calcio?

Ci vuole una strada, bisogna essere persuasivi con i calciatori, con che calcio si vuole fare. Il portiere se non ha piedi buoni non va a giocare nelle grandi squadre, cercano piedi da trequartisti per stare in porta. Il nostro calcio sta abbastanza bene, poi dipende dal momento in cui li vai ad affrontare certi avversari. In Champions col PSV la potevamo vincere, è un dolore che ci portiamo dietro, perché l'avevamo condotta bene ed eravamo in condizione. Considerando che noi abbiamo la limitazione della rosa in Champions e questo ti condiziona anche in campionato. Ma il nostro calcio sta bene, ci sono allenatori giovani molto forti, che hanno un modo di allenare ben preciso. Si può vincere o perdere in tanti modi, ma bisogna avere una strada da seguire in cui bisogna essere convincenti.

SPALLETTI IN CONFERENZA

Quanto vi avvicina questo risultato all'obiettivo Champions?

"Lascia le cose invariate dal punto di vista del risultato, magari c'è una partita in meno ma in casa è sempre meglio vincere".

In questo momento Lautaro è la prima scelta in attacco?

"Si è allenato bene, stava bene. E' un calciatore che ha potenzialità, magari vedendo che la partita gradualmente va ad essere presa più in mano avere una punta d'area come Mauro diventa più importante. Quindi ho fatto questa scelta".

E' d'accordo sulla grande prestazione di Borja Valero in regia?

"Non solo come costruzione, ma anche in fase difensiva ha fatto una grande partita".

Ha visto il pericolo di potersi sbilanciare. La Roma però sembrava impaurita:

"Lautaro era rientrato con un infortunio grave e si è messo a stretchare, perché fargli correre il rischio di fargli fare male. Quello che poteva essere fatto era mettere Keita e probabilmente Joao Mario sull'esterno. Avrei potuto farlo, ma allo stesso modo Politano ha fatto faticare un po' in fase difensiva Kolarov che pensavo concedesse qualcosa. Ogni volta che si costruiva si andava a sinistra perché Asamoah costruiva bene e non siamo stati mai in grado di scatenare a destra".

Nainggolan ha fatto un po' di fatica stasera. Problema fisico, tattico o psicologico?

"Non so che problema fosse. Chiaro che sono d'accordo, ha fatto poco".

Nainggolan è apparso bloccato, mentre Perisic ha avuto una reazione. Come se lo spiega?

"Male, perché lui ci teneva. Si è allenato bene, poi il sistema emotivo, la condizione mentale ti dà l'effetto contrario. L'ho lasciato a fine primo tempo per vedere se poteva fare un secondo tempo differente, per capire se poteva dargli dei vantaggi l'intervallo".