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Nazionale, Conte: “Oggi è durissima, ma il mondo ci rispetta. Un onore allenare questi ragazzi”

"Sono coinvolto emotivamente più oggi di ieri, perché realizzi che è finita. Dispiace tanto per i ragazzi, per me è stato un onore allenarli"

Redazione

Questa mattina Antonio Conte, affiancato dal presidente della FIGC Tavecchio, si è seduto davanti ai giornalisti per l'ultima conferenza stampa da commissario tecnico della nazionale italiana, dopo l'eliminazione di ieri contro la Germania ai quarti di finale.

"Buongiorno a tutti. Oggi è peggio di ieri. Sono coinvolto emotivamente più oggi di ieri, perché realizzi che è finita. Dispiace tanto per i ragazzi, per me è stato un onore allenarli. Hanno dato tutto quello che avevano. Ringrazio lo staff, i cuochi, Andrea, ci hanno permesso di sentrici a casa, i magazzinieri, tutti quelli che hanno lavorato: per me è stato un onore. Un particolare ringraziamento va a una persona molto preziosa per me, Lele Oriali. Ho avuto il piacere di conoscere una persona incredibile.

Ringrazio il Presidente per questa esperienza indimenticabile. Ripeto: spero sia un arrivederci, non un  addio. Ringrazio anche voi: so benissimo che non sono una persona semplice nei rapporti ma ci siamo conosciuti in questi due anni e siamo arrivati al punto di grande stima reciproca. Non siamo tutti uguali, l'importante è che quando ci si conosce ci sia rispetto e stima. Mi sento in dovere di dirvi grazie, auguro il più grande bene possibile alla nazionale, a Ventura. Lasciamo una traccia importante, la traccia del lavoro. Sono convinto che abbiamo intrapreso una strada bella che possa riportare i nostri colori sempre più in alto, essendo rispettati da tutti. Abbiamo tenuto testa ai campioni d'Europa e ai campioni del Mondo. Grazie di cuore a tutti quanti"

Prende poi la parola il presidente Tavecchio: 

"Giorno di mestizia per il nostro Paese. Il primo pensiero va ai nostri connazionali che hanno subito queste barbarie. Questa spedizione ha dato un risultato eccellente. Il popolo italiano è tornato nelle strade con la maglia azzurra. Dobbiamo ripartire dalla giornata triste in Brasile: c’era l’assenza della Federazione, voglio fare un’analisi politica. Abbiamo trovato u na nazionale smarrita, senza un centro di comando per recuperare il rango che compete all’Italia che anche oggi è dimostrato dalla stampa anche internazionale. Abbiamo avuto la fortuna di incontrare una persona splendida, un condottiero che ha costruito quello che doveva con razionalità. Ieri quando guardavo la partita, vedevo che i tedeschi avevano difficoltà ad entrare nella nostra organizzazione: accettavamo gli attacchi nonostante le nostre truppe non erano al massimo. Per un non nulla non abbiamo guadagnato l’incontro. Da qui partiamo, vogliamo essere l’Italia, il sentiero e l’autostrada sono tracciate. Il Presidente federale è una rotellina, questa spedizione sotto tutti gli aspetti anche economici è stata particolare: siamo stati perfetti, abbiamo dimostrato di essere persone che non vanno a utilizzare soldi per fare sciocchezze. Ringrazio per l’organizzazione, tutti coloro i quali sono stati con noi. Noi non salutiamo, andremo avanti subito. Non dobbiamo piangere, siamo tristi ma con la volontà di arrivare. Ringrazio anche le autorità francesi e chi ci ha seguito con la logistica e la sicurezza. Il presidente del Montpellier è una persona squisita. Andiamo a incontrare certamente un periodo che ci dovrà far riflettere, la qualificazione ai Mondiali non è di poco conto. Ringrazio tutti gli sponsor, ovvio: hanno trovato un bel brand nella Nazionale. Siamo diventati un bene che costa, per il bene degli italiani, non per noi