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Zamarion ceduto al Gubbio a titolo definitivo. Il portiere: “Cara Roma, sei stata favola e realtà” – FOTO

LaPresse

Il classe 2000 era arrivato al termine del suo percorso in Primavera

Redazione

La Roma ha ceduto Emanuele Zamarion al Gubbio a titolo definitivo. Ad annunciarlo ufficialmente è il club umbro in un comunicato. Il portiere classe 2000 era arrivato in giallorosso quando aveva 10 anni. Terminato il percorso con la Primavera, i giallorossi hanno deciso di cederlo. Raggiunge Sdaigui, trasferito al Gubbio in prestito. Su Instagram il messaggio commosso del giocatore:

"Cara Roma, non è facile descrivere ciò che sei stata per me, ciò che rappresenti e che comunque rappresenterai per sempre.

Sei stata ambizione quando da bambino ho mosso i primi passi tra i pali, sei stata favola quando ho saputo che avrei potuto indossare il giallorosso, sei stata realtà per 10 lunghi anni della mia vita, una realtà che ho sempre cercato di non minimizzare, di rendere ogni giorno speciale, senza dare mai nulla per scontato. Sei stata gioia e soddisfazione, sei stata vanto ed eccezione, sei stata spesso anche dolore e delusione, sentimenti con i quali non si può far a meno di convivere quando una cosa la si vuole con così tanta determinazione. Trigoria mi ha cresciuto, cullato e fortificato, Trigoria mi ha adottato all’eta di 9 anni quando ero solo un bambino tanto insicuro con in mano una valigia piena di sogni, Trigoria oggi mi lascia come un ragazzo di vent’anni che non ha nulla da rimproverarsi, che ha sempre stretto i pugni, che nemmeno per un momento ha pensato di dargliela vinta.

Ho avuto la possibilità di lavorare con il meglio del meglio, con professionisti e non, che ogni giorno hanno messo anima e corpo nel proprio mestiere, e di questo mi ritengo estremamente fortunato. Ho conosciuto davvero tante persone, sono sicuro di aver lasciato qualcosa ad ognuno di voi, e voi altrettanto a me, porterò dentro ogni risata, ogni pianto, ogni esultanza, ogni trasferta in pullman, treno, aereo o quel che sia...tutto ciò che per 10 anni è stata quotidianità, e di cui probabilmente non mi sarei stancato mai. Tenevo a ringraziare le persone che lavorano all’interno di questa società, la gente che ama la Roma e che ogni giorno lo dimostra, coloro i quali mi hanno saputo trasmettere dei valori veri, reali e che mi hanno tenuto lontano dalla boria di un mondo nel quale sto mettendo piede. Grazie agli allenatori, ai preparatori atletici, ai fisioterapisti, ai dottori, ai magazzinieri, RomaChef, alle persone di RomaTv, grazie a coloro i quali non ho mai visto ma che dietro le quinte hanno lavorato per rendere possibile tutto questo. Grazie soprattutto ai preparatori dei portieri, con metodologie e ideali differenti, da ognuno di voi porto via qualcosa, grazie dell’affetto e la cura con cui mi avete allenato, grazie infinite per le chiacchierate a fine allenamento, per il tempo speso ad aiutarmi, per i miei momenti bui quelli difficili dai quali sembrava impossibile venire fuori, grazie perché senza una vostra parola sarebbe stato ancor più estenuante.. grazie per i valori che vi appartengono, che anche inconsciamente avete messo nel mio bagaglio.

Infine arriviamo ai miei compagni, i veri protagonisti di questa avventura, con occhi più che lucidi posso soltanto dire che siete delle persone eccezionali, forti e speciali, siete stati la parte più bella di questa storia; mi rimarrà dentro ogni legame, ogni battaglia combattuta insieme, dalle sconfitte più brutte, alle vittorie in Youth League come quella di Mosca, mi rimarranno dentro gli occhi e le tensione prima di una grande gara, gli abbracci e la voglia di perseguire un obiettivo comune, insieme, solo noi, indipendentemente da tutto e tutti.

Citazione speciale al gruppo 2000, la mia vera forza, qualcosa che non passerà, legami forti che tali rimarranno ovunque il destino ci porterà.. rimarremo il gruppo che è sempre stato paragonato ad altro per splendere di luce riflessa, ma so anche che ci riprenderemo ogni cosa, vinceremo le battaglie più importanti che la vita ci preserverà, ne sono certo.

Detto questo auguro ogni bene a questi splendidi ragazzi, perché meritano le fortune più grandi di questa mondo.

Ringrazio chi ha creduto in me, chi nonostante tutto si è speso per darmi delle possibilità, chi si è prodigato per imporre meritocrazia, chi ha combattuto per qualcosa di vero e troppo evidente per rimanere nell’ombra.

Ringrazio soprattutto chi invece ha virato contro tutto questo, siete voi gli artefici del mio destino, è grazie a gente come voi che oggi sono più forte e più pronto a combattere per ciò che diventerò.

La Roma è stata questo, devozione totale per colori e vesta che meritano tale decoro, specialmente da chi quello stemma lo indossa anzitutto fuori Trigoria.

Grazie per questi anni, Zama".