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Rosi, l'agente: “Dispiaciuto per l'accanimento nei suoi confronti”

Davide Lippi, agente di Aleandro Rosi, parla a Radio IES della situazione del suo assistito, visti anche gli eventuali arrivi di Piris e Jung.

Redazione

Davide Lippi, agente di Aleandro Rosi, parla a Radio IES della situazione del suo assistito, visti anche gli eventuali arrivi di Piris e Jung.

“Sul mercato? Non penso. Con Rosi, la Roma, non ha più bisogno di esterni. Dalla società nessuno si è mai fatto sentire: Rosi è tranquillo e sa che deve giocarsi un posto in una grande squadra. Mi piacerebbe che finissero queste voci e che fosse dato più sostegno a Rosi. In un giocatore come lui o ci si crede o no. Non si può fare che tutte le volte che sbaglia un passaggio venga detto che non è adatto ad una squadra come la Roma. Rosi è stato il secondo, se non il primo, in tutti i test fisici. Non capisco questo scetticismo. Mi piacerebbe che dalla parte dei tifosi ci fosse più sostegno per Aleandro. L’anno scorso la Roma ha dimostrato in parte di crederci. Alla sua stagione non si può chiedere di più. Sicuramente sa che deve migliorare, ma ricevere insulti ingiustificati dal pubblico non è edificante. Rispetto agli anni passati, ho visto un Rosi migliorato sopratutto in fase difensiva”.

Su possibili richieste: “Ci sono, ma se la Roma non mi ha chiamato, significa che rientra nei piani della società e per questo non è mai stata intavolata nessuna trattativa. Con lui ci parlo quotidianamente. E’ un pochino dispiaciuto per questo accanimento verso di lui. A me non risulta che la Roma si stia muovendo verso altri terzini. Al momento per quanto mi riguarda Rosi è un giocatore della Roma. Ogni giocatore ha uno spirito di rivalsa quando gioca per cercare di fare sempre meglio. Rosi ha fatto di tutto per rientrare nella Roma e immaginate quanto un calciatore romanista e romano possa tenere a questa maglia. Parliamoci chiaro. Di giocatori di qualità come Rosi, non ce ne sono tanti in quel ruolo”.

Mentre su Caprari: “La Roma ha valutato che il ragazzo non fosse pronto per diventare un giocatore importante. Va bene che faccia il primo anno di calcio vero in una società che gli dia la possibilità di giocare nonostante sia un ’93. Lui non voleva fare polemica con l’intervista che ha fatto. Da romanista e romano ci ha sperato, ma tutti hanno il proprio percorso e lui ha capito".