Mercato di rafforzamento, ma anche di sfoltimento come ormai avviene ad ogni sessione. A questi si aggiunge quello relativo alla cura dei frutti del vivaio che mai come quest’anno stanno ricevendo proposte più o meno interessanti. Tiago Pinto le vaglia, Mourinho le approva. O le boccia, come ha fatto in estate quando disse no a diverse offerte intuendo come alcuni di quei giovani sarebbero poi stati utili alla causa vista la mancanza di riserve all'altezza. Oggi quei giocatori potrebbero garantire qualche entrata in più, ma il progetto legato alla cura del settore giovanile impone paletti necessari per non ripetere gli errori del passato. Sì a soluzioni in prestito, ma solo se propedeutiche alla crescita del giovane che poi deve tornare nella capitale. La lista è lunga anche grazie al lavoro incredibile di Alberto De Rossi e Bruno Conti, ma ora non tutti sono incedibili.
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Roma, sedotta gioventù. Da Darboe a Felix e Bove: chi vendere e chi no
Tante le offerte per i giovani romanisti. Mourinho in estate aveva posto il veto su tutti, oggi le cose sono cambiate
Da Felix a Darboe: le scelte di Mourinho
I più vicini a fare le valigie, almeno temporaneamente, sono Darboe e Calafiori. Entrambi avevano chiuso lo scorso campionato quasi da titolari. Ma in questa di stagione hanno deluso ogni volta che sono stati chiamati in causa con il picco di vergogna a Bodo. Sul centrocampista c’è forte il pressing del Pisa che anela a tornare in serie A. Darboe ora si trova col Gambia per la Coppa d’Africa ma la trattativa andrà avanti anche perché Bove ha superato il gambiano nelle gerarchie di Mou nonostante il rinnovo appena firmato. Propio il ragazzo romano ha ricevuto diverse proposte da serie A e serie B ma per ora non saranno prese in considerazione. Ancor di più se oltre a Darboe dovesse partire uno tra Diawara e Villar. Discorso diverso per Riccardo Calafiori. Con il ritorno di Spinazzola e il probabile arrivo di Maitland-Lines (che può giocare anche a sinistra) gli spazi si riducono ancora di più per il terzino spesso bacchettato da Mourinho in questa prima parte di stagione. Il suo agente Raiola è al lavoro con Cagliari e Verona per studiare la giusta soluzione e non è esclusa nemmeno una cessione a titolo definitivo o comunque con obbligo di riscatto legato alle presenze. Ipotesi di prestito pure per Zalewski che piace tanto sia a Pinto che a Mou ma che ha pagato alcuni problemi extracampo tra cui ovviamente la morte del papà. In questo caso non si pensa a una soluzione definitiva ma solo appunto a un prestito secco. Il polacco ha richieste anche all’estero ma verranno prese in considerazione solo squadre italiane. Tra queste potrebbe esserci la Sampdoria. Dalla serie B sono arrivati, invece, sondaggi per Tripi e Volpato. Infine il nome più importante: Felix Afena-Gyan. Per lui c'è il Sassuolo pronto a garantirgli un posto fisso dopo l'addio di Boga. Ma la Roma non sembra affatto interessata a vederlo sbocciare altrove.
Frattesi e Scamacca: non ripetere gli errori del passato
L’importante è non commettere errori del passato quando sono stati fatti partire con eccessiva leggerezza gioielli oggi rimpianti. L’esempio più lampante è quello di Davide Frattesi che la Roma avrebbe potuto riprendere due volte pagando il diritto di recompra. Il centrocampista che seguiva il mito di De Rossi oggi farebbe il titolare ed è inseguito da club importanti come Inter o Napoli. E’ il principale protagonista del mercato delle big, invece, Gianluca Scamacca che decise di abbandonare le giovanili romaniste per andare al Psv in Olanda. All’epoca fu scelto di non fargli un contratto da professionista e per questo l'attaccante optò per la crescita altrove, oggi vale tra i 35 e i 45 milioni ed è la speranza per l'attacco azzurro in vista dei play off mondiali. Rimpianti pure per Matteo Politano che viene ceduto al Sassuolo e poi viene ripreso per un giorno dall’Inter nell’operazione Spinazzola. Tramontata all’ultimo secondo. Altri ragazzi delle giovanili in giro per la serie A sono Caprari, Romagnoli, Verre e Sabelli. In questo caso però i rimpianti sono pochi.
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