Il numero nove che non c'è. O meglio c'è Tammy Abraham che però sembra aver esaurito la sua esperienza in giallorosso. La Roma è ancora a caccia del dopo Lukaku e sta studiando l'evoluzione di alcune occasioni che potrebbero nascere in questi giorni. Sfumati Larsen ed En-Nesyri e dato per assodato che piace molto Sorloth (ma si deve scendere sotto i 30 milioni) si valutano profili ben precisi sotto la guida di De Rossi: possenti fisicamente, bravi a giocare con la squadra, possibilmente con uno stipendio inferiore ai 4 milioni. Il ds Ghisolfi sta studiando altre piste da percorrere sapendo che l'eventuale partenza di Abraham (out anche stasera col Kosice) cambierebbe le carte in tavola e potrebbe riaprire una speranza per il sogno David, ad oggi difficile da realizzare. Sono loro due i nomi cerchiati in rosso per il colpo da 90 in grado di risollevare il morale della tifoseria. Ma bisogna anche valutare la realtà, che al momento dice: zero offerte congrue per Tammy. Così - in attesa di una svolta che la Roma continua a cercare - si riapre il file degli attaccanti, con le skill giuste e un prezzo sostenibile.
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Roma, punte di sospensione. Non solo Sorloth: da Mateta a Beto ecco i possibili colpi
Esclusa la pista Retegui che non convince sotto troppi punti di vista, si guarda anche in Premier dove sono appetibili due profili: Jean-Philippe Mateta del Crystal Palace e Beto dell'Everton. Il primo per caratteristiche somiglia molto a Lukaku e viene da una stagione da 19 reti in Premier. Costa 20 milioni e ne guadagna circa 2,5 a stagione. Il secondo è una vecchia conoscenza del calcio italiano avendo giocato fino a due stagioni fa all'Udinese. Quest'anno, però, non ha trovato molto spazio all'Everton ed è quindi sulla lista dei cedibili. Occhio pure ai nomi di Kévin Denkey del Cercle Bruges, di Jonas Wind del Wolfsburg e del solito Kalimuendo del Rennes. Tutti sulla soglia dei 20 milioni, tutti con uno stipendio alla portata del nuovo progetto che non prevede più arrivi alla Lukaku ma investimenti mirati alla crescita del cartellino e all'abbassamento del monte ingaggi.
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