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Roma, piazza pulita: da Smalling a Sanches e Spinazzola. Pronta una mini rivoluzione

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Mourinho non vuole giocatori senza futuro, preferisce i giovani. Già a gennaio possono fare le valigie in quattro, e nel prossimo mercato basta stipendi d'oro
Francesco Balzani
Francesco Balzani Collaboratore 

“Magari è meglio lavorare con i giovani che hanno un potenziale da sviluppare piuttosto che con giocatori che non possono più crescere”. Sentirlo dire da un Dionisi qualsiasi non farebbe nemmeno notizia. Se a parlare è Mourinho però diventa quasi una svolta generazionale. Josè dopo anni passati a filtrare le migliori top model del pianeta scopre l’amore. La Roma. Vuole restare, anche con un progetto giovane. Ma soprattutto vuole liberarsi dei pesi morti. Perché il senso di quella dichiarazione è pure una volontà precisa. Ci sono diversi giocatori che hanno fallito troppe chance, che non hanno lo stesso amore dimostrato da Mourinho o da altri giocatori. Che non hanno futuro appunto. E per futuro si intende anche quello prossimo. Prima ancora di parlare di rinnovo, infatti, si è parlato di mercato invernale. E sono diversi i pesi (anche economici) di cui liberarsi. Il primo in ordine temporale è Smalling. Il difensore inglese, fresco di rinnovo, non gioca da settembre e non tornerà nemmeno a gennaio. La sua assenza è stata devastante per il reparto che è ora alla ricerca di nuovo leader. Per non “accontentarsi” del primo che passa, bisognerebbe liberarsi di Smalling. Evitando una minusvalenza. E quindi con prospettive solo in Arabia Saudita, dove già era arrivata una manifestazione d’interesse in estate. La prolungata assenza di questi mesi però ne ha abbassato il prezzo che la Roma non vorrebbe inferiore agli 8 milioni.

Ci spostiamo di poco per trovare l’altra delusione stagionale: Spinazzola. In questo caso le presenze non mancano, le sufficienze sì. L’esterno ha il contratto in scadenza a giugno e non sarà rinnovato. Cederlo subito vorrebbe dire incassare qualcosa, anche se poco. Il procuratore è sicuro di avere offerte, in realtà a Trigoria non ha bussato nessuno. A destra altro esubero è Celik, chiuso dai progressi di Kristensen e dal ritrovato feeling con Karsdorp. Il turco però è un jolly anche per il pacchetto di centrali, quindi partirebbe solo di fronte a un’offerta adeguata. A breve si aprirà pure il dialogo col Psg, non per un acquisto ma per un ritorno. Quello di Renato Sanches sotto la Tour Eiffel. La Roma sta provando a capire se ci sono i margini per un reso evitando così di dover pagare la seconda parte di stipendio. Il Psg dal canto suo potrebbe trovare un’altra squadra per non deprezzare ulteriormente il cartellino del portoghese che ieri è entrato ed uscito dopo appena 18 minuti. Entro giugno poi bisognerà comprendere il futuro di Lorenzo Pellegrini. L’ingaggio da 6 milioni implicherebbe un rendimento da top player, ma siamo ben lontani dall’obiettivo. La Roma non chiude già da ora la porta a eventuali proposte, anche in questo caso prevalentemente dall’Arabia Saudita.

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