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Roma, Pedro que dolor: è finito tra gli esuberi di Mou

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Lo spagnolo, tra infortuni e prestazioni poco brillanti, ha concluso il suo anno in giallorosso nell'anonimato. E lo Special One potrebbe lasciarlo partire

Claudia Belli

Da Piazza di Spagna alla periferia di Trigoria: Pedro è passato da essere il re della colonia spagnola romanista dello scorso anno a uno degli esuberi di Mourinho. L'attaccante ex Barcellona e Chelsea probabilmente non sarà tra i convocati per il ritiro giallorosso e si accomoda 'in tribuna' insieme ai compagni Pastore, Nzonzi, Fazio, CoricBianda e Santon, alla ricerca di una nuova sistemazione. L'arrivo nella Capitale di Mourinho, che ha portato tanto entusiasmo nei tifosi della Roma, potrebbe non fare lo stesso effetto a Pedro, che ai tempi del Chelsea ha avuto qualcosa da ridire sulla sua gestione della squadra.

Il rapporto con Mourinho al Chelsea

Mourinho e Pedro si sono già incontrati nel Chelsea. Anzi, è stato proprio lo Special One a spingere con il club di Premier per strappare il giocatore al Barcellona. I due però hanno avuto poco tempo per lavorare insieme visto l'esonero dell'allenatore, ma un anno più tardi, nel 2016, lo spagnolo ha parlato del poco feeling col portoghese: "Non c'era un grande feeling tra lui e lo spogliatoio. Eravamo molto giù in campionato, il morale era basso, non c'era fiducia. Tutto stava andando storto. Lui faticava a farci entrare in forma e a risalire in classifica, semplicemente non funzionava nulla". Ritrovarlo nella Capitale potrebbe non dare gli stimoli giusti a Pedro, che viene da una stagione anonima con la Roma. C'è però da dire che anche l'ultimo anno al Chelsea non è stato dei migliori: complici i tanti infortuni, Pedro ha giocato solo 11 partite in campionato trovando una sola rete e un assist. Segnale che l'età avanza e i problemi fisici iniziano ad essere tanti, visto che anche in giallorosso ha saltato molte gare per infortunio.

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La parabola discendente alla Roma

Arrivato nello scorso calciomercato estivo, Pedro ha infervorato i tifosi, che davano il benvenuto a uno dei giocatori più vincenti. Carisma, esperienza, tutte armi in più che il club giallorosso avrebbe avuto con il suo arrivo. E così è stato, o almeno nella prima parte del campionato. La sua presentazione è stata migliore anche alle aspettative, quando nella monotona partita contro l'Udinese, terza di campionato, ha deciso la sfida con un colpo da biliardo da fuori area. Fino a dicembre realizza altri due gol e un assist, poi arrivano diversi infortuni che lo tengono fermo ai box per diverse settimane, in concomitanza alla lite Dzeko-Fonseca. Proprio nel finale di stagione, quando è certo l'addio dell'allenatore portoghese, Pedro ritrova l'entusiasmo e il brio in mezzo al campo, chiudendo l'anno con 5 reti e 4 assist. Non abbastanza però per un calciatore che guadagna circa 3 milioni l'anno. Il club giallorosso sta tentando di abbassare il tetto ingaggi e per questo non può permettersi di tenere in rosa gli esuberi.

Il mercato degli esterni

Mourinho è stato chiaro: non vuole una rosa lunga e in attacco c'è molto affollamento. Gli esterni che sono incerti di una permanenza sono Kluivert, El Shaarawy, Carles Perez e Pedro. Il primo a salutare è stato Under, che ha firmato con il Marsiglia un prestito con obbligo di riscatto. Ancora da decidere il futuro di Kluivert, che rientra dall'avventura dal Lipsia. Lo Special One, diversi anni fa in un colloquio proprio con l'olandese, ha speso bellissime parole per lui e non sarebbe una sorpresa vederli insieme nella prossima stagione. Ma lo stesso Kluivert prima di salutare il club di Bundesliga ha fatto sapere di voler rimanere in Germania, tanto che ora il club tedesco ora starebbe intavolando una trattativa con la Roma. Tra i quattro quello più certo di un posto è El Shaarawy, mentre per CarlesPerez si ascoltano offerte.

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