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Roma, la difesa è da rifare: Ibanez e Kumbulla in partenza, Llorente quasi

Roma, la difesa è da rifare: Ibanez e Kumbulla in partenza, Llorente quasi - immagine 1
In emergenza con Milan e Inter, ma pure per il futuro si punta a rivoluzionare. Unici sicuri di restare Smalling e Mancini. In entrata piacciono N'Dicka, Demiral e Baniya
Francesco Balzani
Francesco Balzani Collaboratore 

Smonta la difesa, rifai la difesa. Mourinho in questo momento ha una sorta di mobile dell’Ikea di fronte ai suoi occhi. In pochi giorni, infatti, le due certezze del terzetto difensivo sono state messe ko da un problema muscolare. L’assenza più pesante ovviamente è quella di Smalling che cercherà di recuperare per la gara di ritorno col Leverkusen, a lui si è aggiunto Llorente che ne avrà per 20 giorni. Le ipotesi sono tre: un ritorno alla difesa a 4 (improbabile), l’ennesimo rilancio del deludente Kumbulla o l’arretramento di Cristante al fianco di Mancini e Ibanez.  Soluzioni d’emergenza e tanti dubbi anche perché lo stesso Ibanez sembra aver accusato oltremodo lo choc post derby.

Difesa da rifare quindi, ma anche per il futuro c’è aria di rivoluzione in quel reparto che paradossalmente è stato il più solido numeri alla mano. Il brasiliano molto probabilmente partirà. Le offerte non mancano grazie alle buone prestazioni europee e alle recenti convocazioni con la Seleçao. Si parla di Premier (Newcastle su tutti) ma a farsi sotto con buone intenzioni è stato soprattutto l’Atletico Madrid. Servono 30 milioni, forse qualcosina in meno. Ne “bastano” 18 per ottenere il riscatto automatico di Llorente dal Leeds. Una cifra che la Roma non intende sborsare. I due club si incontreranno presto per trattare, ma la conferma dello spagnolo è tutt’altro che garantita. Poi c’è Kumbulla, ormai a fine corsa dopo tre stagioni negative. L’albanese potrebbe partire in prestito con riscatto, in Italia lo stima ancora Juric soprattutto se il Torino dovesse cedere Schuurs.

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Parametri zero e prestiti: la via di Pinto 

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A quel punto rimarrebbero solo Smalling e Mancini, freschi di rinnovo e punti fermi della difesa di Mou.  Tutti (o quasi) soldi che Pinto punta di reinvestare in attacco. Dietro, infatti, si punta ai parametri zero. Ndicka è il nome in pole. Ci sarebbe già un preaccordo col francese che però si è preso un mese di tempo per accettare. Se Llorente non dovesse essere riscattato si andrà su un altro nome probabilmente con la stessa formula dello spagnolo. Uno di questi può essere Demiral che non vede l’ora di andare via da Bergamo dove trova poco spazio con Gasperini.   Al posto di Kumbulla si punterà su un giovane. Smentite, per ora, le voci su van de Berg. Piace Rayyan Baniya (nato a Bologna) del Karagumruk. Poi c'è il portiere. Possibile un ultimo anno di Rui Patricio, ma con alle spalle un altro "titolare". Vicario continua a essere il nome preferito, occhio pure a Falcone del Lecce.