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Roma, i bonus avvicinano Xhaka: l’idea di Tiago Pinto per chiudere

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Ai consueti bonus premio legati agli obiettivi di squadra la differenza possono farla quelli legati alle prestazioni individuali. La parte fissa resta bloccata a 15 milioni

Francesco Balzani

Un centrocampo biondo platino con quella dose di cattiveria che manca da tempo. Tra i misteri di mercato che avvolgono la Roma c’è un nome che non è certo un segreto: Granit Xhaka. Lo svizzero potrebbe essere il primo rinforzo per Mourinho e non ha nascosto la sua voglia di lasciare l’Arsenal ed essere allenato dallo Special One. Per convolare a nozze, però, serve il via libera del club londinese. E fin qui le proposte offerte dalla Roma non hanno convinto pienamente i Gunners che sono comunque disposti a cedere il centrocampista, intercettato dai tifosi in queste ore di nuovo nella capitale dove la Svizzera ha svolto la prima fase del ritiro Europeo. Cosa manca per chiudere il primo acquisto?

Bonus individuali e pressing di Xhaka: ecco la nuova mossa

L’offerta della Roma per Xhaka fin qui non si è smossa dai 15 milioni di parte fissa più bonus da definire. E questa potrebbe essere la chiave vincente. Perché ai consueti bonus premio legati agli obiettivi di squadra la differenza possono farla quelli legati alle prestazioni individuali del 28enne svizzero che andrebbero comunque pagati la prossima stagione e quindi aiuterebbero a snellire l’esborso economico della Roma. In particolare si tratta sui premi relativi alle presenze accumulate dal centrocampista. Il limite per far scattare il bonus dovrebbe essere alla trentesima presenza stagionale, un obiettivo più che concreto vista l’affidabilità di Xhaka. Roma e Arsenal sono al lavoro sulla cifra che dovrebbe aggirarsi su 1 milione di euro, ma può variare se il limite viene aumentato o abbassato. Poi ci sono i bonus legati agli obiettivi stagionale che potrebbero portare il prezzo finale ai 18 milioni chiesti dal club inglese inizialmente. Non si muove quindi la parte fissa sulla quale la Roma non transige forte anche della volontà di Granit di venire a Roma. Lo svizzero avrebbe già detto sì a un quadriennale da 2,5 milioni ed è comunque da tempo in rotta con l’ambiente. In pieno Europeo però è concentrato giustamente sulla sua Svizzera che il 28 giugno affronterà a Bucarest la Francia negli ottavi. In caso di (probabile) eliminazione l’affare potrebbe prendere un’accelerata. Mourinho aspetta anche se sarà dura vedere Xhaka nella prima parte del ritiro a meno che il centrocampista (e visto il carattere non è escluso) non decida di rinunciare alle ferie.