La sfida contro l'Inter ha svelato un arcano neanche troppo nascosto: la Roma non ha esterni di alto livello. Ieri sera, infatti, il gol del definitivo 1-0 siglato da Lautaro Martinez nasce da un errore di Zalewski nella metà campo avversaria e da un'altra leggerezza, altrettanto grave, di Celik in area di rigore. Con Saelemaekers ed El Shaarawy attualmente infortunati sulla corsia sinistra dovrebbe trovare spazio Angelino, che con Mister Juric però ha sempre giocato come braccetto mancino della difesa a tre. In estate, poi, sono arrivati Dahl e Saud: se il primo è un vero e proprio oggetto misterioso, il secondo quanto meno è riuscito a collezionare 2 presenze in Europa League (contro l'Athletic Bilbao, da subentrato, e contro l'Elfsborg) ma si è dimostrato non all'altezza del club giallorosso. Fatte queste considerazioni, dunque, è più che normale che il D.S. Ghisolfi stia buttando più di un occhio alla sessione invernale di calciomercato. Nei giorni si era parlato con insistenza di Ola Aina, già allenato dal tecnico croato al Torino e ora al Nottingham Forest che potrebbe essere più che utile alla luce della sua duttilità, ma piacciono anche Mingueza del Celta Vigo (9 presenze condite da 2 gol e 5 assist nella massima serie spagnola, clausola da 20 milioni) e Parisi della Fiorentina (ieri subentrato e in gol nel 6-0 del Via del Mare contro il Lecce).
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Roma, gli esterni sono (ancora) un flop: Ghisolfi guarda al mercato
Contro l'Inter il gol del definitivo 1-0 nasce da un errore "doppio" di Zalewski e Celik. Angelino viene utilizzato come braccetto, mentre Saud e Dahl sono oggetti misteriosi
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