Roma e Inter: la sfida è sul mercato

(di Mirko Porcari) - Cambiano i fattori, ma la sostanza resta quella.

Via Mourinho, Benitez e Leonardo, archiviati Ranieri e Montella, Inter e Roma si affidano a facce nuove: una maschera, in verità, perché sotto brucia sempre il fuoco dell’antagonismo. Che sia in campo o sul mercato ha poca importanza, quello che conta è stare l’una contro l’altra, un carosello infinito che anima l’estate dei colpi ad effetto. C’è Ricky Alvarez al centro, intorno l’Europa che chiama ed un fascino mai nascosto per l’Italia. “Vado all’Arsenal” ha detto, ma il desiderio è quello di misurarsi in Serie A, nel “Bel Paese” che somiglia tanto all’Argentina. Sembrava Roma all’inizio, una storia già scritta grazie alla regia di Walter Sabatini: mancano i fondi, la tempistica si allunga e cresce il prezzo, l’asta è aperta. Moratti chiama Gasperini per tamponare la falla in panchina, l’ex genoano indica il talento del Velez come rinforzo per il suo 4-3-3: accarezzato da lontano, Alvarez volge lo sguardo verso Milano, un guanto di sfida che la Roma raccoglie senza timore. Nei prossimi giorni la verità, intanto continuano ad intrecciarsi le storie delle due squadre: Mirko Vucinic è scontento, la Juventus tarda nel farsi viva ed ecco balenare l’idea interista. Lui in nerazzurro, alla Roma Thiago Motta e qualche soldo, un’ipotesi che fa sognare Paolillo e Branca, impegnati a fare i conti con i capricci dell’oriundo. La Roma, dal canto suo, chiede uno sforzo maggiore, una creatività che fa rima con “soldi cash”, al massimo uno sconticino accompagnato dal cartellino di Davide Santon, giovane in cerca di un’identità e pedina perfetta per Luis Enrique. Fino ad ora, a dirla tutta, le due società lavorano sotto traccia sempre se vogliamo considerare il "caso Viviano" come un semplice errore...) , evitando di mettere in piazza eventuali accordi : come biasimarle, in fondo c’è da riguadagnare il fiato dopo le lunghe battaglie degli anni scorsi.