Roma, Dybala cambia il mercato: Ghisolfi riduce i colpi e spera nella ‘chiave inglese’

Paulo Dybala rimane alla Roma. E di questo sono (quasi) tutti contentissimi, dai tifosi ai compagni di squadra e gli appassionati di calcio. A livello tecnico non può che essere soddisfatto pure Daniele De Rossi, che si ritrova l'argentino quasi come un nuovo acquisto per l'attacco. Un po' meno sicuramente la proprietà e il ds Florent Ghisolfi, che ora deve scombinare i piani dell'ultima settimana di mercato che già comunque lo obbligavano a parecchio lavoro in entrata. Non avrà più le risorse della cessione di Dybala, cartellino e risparmio sull'ingaggio, per cui dovrà per forza di cosa modificare tanto delle sue strategie che prevedevano l'innesto di almeno quattro se non cinque calciatori su cui stava già lavorando. Bisognerà andare per priorità e provare a ridurre gli acquisti, che potrebbero fermarsi a tre. Il difensore centrale - precisa richiesta di De Rossi che lo ha posto come assoluta necessità - può essere Kevin Danso, su cui la Roma è fortissima. L'austriaco del Lens costa parecchio, circa 25 milioni bonus compresi, ma ad ora è uno sforzo inderogabile anche con le nuove dinamiche post-Dybala. L'alternativa resta Tiago Djalo, che può arrivare in prestito ma assolutamente non scalda e non cambierebbe il livello della squadra. E l'austriaco può arrivare e magari conquistarsi pure il posto da titolare. Poi c'è ovviamente il terzino destro, anello debole storico dei giallorossi, dove resta in pole Assignon. La forbice è sottile, Ghisolfi offre uno più nove mentre il Rennes ne vuole due per il prestito. Per questioni di rapporti e non solo, è destinato invece a saltare l'arrivo di Saud Abdulhamid dall'Al-Hilal.

Non solo difesa, la Roma valuta tra centrocampo e attacco: la situazione da Kone a Boga

Il terzo va verosimilmente scelto in base alle occasioni tra un centrocampista e un altro esterno d'attacco. Allo stato attuale, solo uno dei due reparti necessita di un altro innesto a livello strettamente numerico. In mediana piace molto Manu Kone, ma il Borussia M'Gladbach chiede circa 20 milioni a titolo definitivo, ovvero qualche spiccio in più di quanto pretende il Leicester per Soumaré. Un investimento che ad ora la Roma rischia di non potersi permettere. Se non partirà prima Bove e per una cifra importante (almeno 15 milioni), difficilmente i giallorossi potranno arrivare a uno di questi due calciatori o ad altri profili simili a livello economico. Costa sicuramente meno Matteo Prati del Cagliari, che ha il gradimento di Daniele De Rossi. Comunque si tratterebbe di un esborso ben oltre i 10 milioni. L'alternativa può essere spostare definitivamente Baldanzi sulla linea dei centrocampisti, come già sta facendo il tecnico, e puntare così su un esterno a sinistra. Ancora meglio se in grado di giocare su entrambe le fasce. Riquelme dell'Atletico Madrid è stato cancellato dalla lista perché, senza l'addio di Dybala, è decisamente troppo caro. Restano Boga e Zhegrova, i preferiti dalla Roma, anche se il kosovaro del Lille ha altri due anni di contratto ed è titolarissimo. Tra l'altro è partito col botto con due gol in tre partite nei preliminari di Champions (il suo gol all'andata è stato decisivo per eliminare il Fenerbahce di Mourinho). Servirà uno sforzoimportante - forse troppo - per lui. Per questo si valutano anche altri profili più abbordabili come il giovane 2005 spagnolo del Gent Matias Fernandez Pardo e Cyril Gonge, fuori dalle grazie di Conte al Napoli.

Roma, cessioni vitali: Abraham e Smalling la possibile chiave inglese

Alla luce di queste considerazioni assumono importanza capitale le mosse di Ghisolfi in uscita. A bloccare il mercato in entrata non è o non era tanto Dybala quanto la schiera di calciatori ritenuti più che sacrificabili dalla Roma, e non da poco. Abraham, Zalewski, Smalling, Karsdorp e Bove (senza dimenticare Shomurodov) sono sulla lista dei 'desideri' giallorossi, ma al momento di novità positive neanche l'ombra. Zero offerte, almeno nessuna concreta, per gente che varrebbe oro se dovessero lasciare Trigoria tra cartellini e ovviamente ingaggi. Su Bove c'è l'interesse di Fiorentina ed Everton, ma la Roma chiede tanto e nessuno ha aperto trattative. Abraham e Smalling non vogliono andare in Arabia Saudita, per cui i giallorossi stanno continuando il giro di telefonate. Per l'attaccante il Milan si è defilato, così a Trigoria sperano in un rilancio in extremis dalla Premier League, ma è praticamente impossibile che la Roma possa ottenere quello che vuole, cioè almeno 25 milioni. Per il difensore ci sono stati sondaggi dalla Germania, ma è ancora poco e il tempo stringe. Possono essere proprio Abraham e Smalling la chiave inglese giusta per rinforzare e aggiustare la macchina a disposizione di De Rossi.