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Roma, da Sanches a Guedes e Paredes: la strategia Champions di Mourinho e Pinto

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Sono iniziate le strategia per rinforzare tutti i reparti. Si punta a ottenere un tesoretto da 90 milioni tra cessioni e riscatti

Francesco Balzani

Una squadra da Champions. E’ quella che pretende Mourinho, è quella che ha promesso di costruire Tiago Pinto. Ovviamente con l’aiuto dei Friedkin. Durante la sosta (completa, visti i giorni di riposo concessi) si prepara il rush finale ma anche il mercato della Roma che sarà. Così tra viaggi più o meno personali comincia a delinearsi la strategia di rivoluzione di una rosa che quest’anno al massimo può puntare al quinto posto. Per arrivare più su serve un cambiamento, in tutti i ruoli. Il mercato attuale, tra tante scadenze e meno milioni in gioco, può regalare occasioni inaspettate. L’importante è muoversi per tempo. Buona parte del budget della Roma, vista l’assenza dalla Champions ormai quasi certa, dipenderà dalla cessioni. Alcuni milioni sono già ipotecati: quelli dei riscatti dei vari Pau Lopez, Under, Florenzi e Kluivert. Altri ne serviranno per esaudire parte dei desideri di Mou. Accantoniamo per un momento la questione Zaniolo, una prima lista di nomi cedibili già c’è. Da Veretout a Cristante passando per Carles Perez, El Shaarawy e Shomurodov. Pinto spera di ricavare un tesoretto complessivo di 90 milioni tra riscatti, cessioni e quant’altro. 

Difesa: un centrale in più e l’attesa per Spinazzola

Il reparto che finora sta rendendo meglio in questo 2022 è sicuramente quello difensivo. La continuità ritrovata da Smalling e la crescita di Kumbulla stanno riuscendo ad oscurare il rendimento non sempre positivo di Mancini e Ibanez. Serve però una certezza in più soprattutto se si dovesse restare con la difesa a 3. Per questo da tempo Pinto sta pressando il Feyenoord per Senesi che è in scadenza 2023 e costa meno di 15 milioni. Più difficile arrivare a Ginter, che può essere preso a zero ma ha molte offerte da club più blasonati. Resta in ballo anche Marcao del Galatasaray sul quale però pesa lo status da extracomunitario, piace anche Theate del Bologna. Capitolo fasce, a prescindere dal modulo: promosso Karsdorp, bocciati Vina e Maitland-Niles. L’uruguayano dovrebbe comunque restare come vice Spinazzola anche se è stato offerto il brasiliano Abner. Decisivo il ritorno della freccia azzurra, da valutare quante gare potrà giocare. A destra serve un ricambio importante per Karsdorp. Il trittico in pole è formato da Dalot del Manchester, Dest del Barcellona e Molina dell’Udinese. In porta, come vice Rui Patricio, è stato già prenotato a zero Svilar in uscita dal Benfica. 

Roma, da Sanches a Guedes e Paredes: la strategia Champions di Mourinho e Pinto- immagine 2

Regista e muscoli: centrocampo da rifare

Le noti dolenti. Il reparto, nonostante la bella prova nel derby, è quello messo spesso sotto accusa da Mourinho che da mesi chiede un vero regista. A prescindere dal rinnovo, infatti, Mkhitaryan vorrebbe tornare a compiti più offensivi. Né Cristante, né Oliveira sembrano adatti a prendere la regia della squadra. Per questo il mirino si è spostato di nuovo su due vecchi pallini di Mou: Renato Sanches del Lille e Leandro Paredes. Il primo, non propriamente regista,  è in partenza, vista la scadenza nel 2023, e ci sono molti elementi che potrebbero portarlo nella capitale: l’agente Mendes, la presidenza Barnaba, i costi non eccessivi (15 milioni). C’è però la forte concorrenza del Milan. Anche l'argentino va in scadenza e a Roma ci torna spesso.  Detto che sembra molto probabile la conferma di Oliveira a 13 milioni, sono sul piede di partenza in quattro: Veretout, Cristante, Darboe e Diawara. Oltre al rientrante Villar. Pinto spera di ricavare un tesoretto da 45 milioni. In queste ore è stato offerto anche McKennie, a prescindere dall’affare Zaniolo ma interessa di più Maxime Lopez del Sassuolo che regista lo è davvero e potrebbe affiancare al meglio Sanches. 

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Attacco, da Guedes a Raspadori: cercasi spalla per Abraham

Tammy Abraham segna e fa sognare. Ma non può restare l’unico. Lo sa Mourinho che in una recente conferenza stampa ha puntato il dito sull’apatia cronica degli altri attaccanti. Tra i primi obiettivi per il futuro c’è quindi quello di arrivare a una seconda punta da almeno 10 gol. Quelli che ha assicurato quest’anno Raspadori al Sassuolo (finora). Ma anche quelli che ha accumulato fin qui Guedes del Valencia, profilo di livello internazionale e con l’agente Mendes a favorire eventuali dialoghi. Il costo è alto (35-40 milioni). Soldi che la Roma non può sperare di ottenere dal trio Shomorudov-El Shaarawy-Perez. Con la cessione di Zaniolo ovviamente tutto cambierebbe, ma la Roma spera di ottenere la cifra in altro modo. Costa decisamente meno Talisca che dopo l’esperienza araba vuole tornare in Europa. E non dispiace il solito Kostic, accostato anche alla Lazio. Destinato a restare alla base Zalewski, si valutano offerte in prestito per Felix. 

 

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