Roma, da Rios a Ferguson e Wesley: ecco perché tutti vogliono Gasp

C'è una costante in questo mercato che ancora deve sbocciare per la Roma: il club ha ottenuto con largo anticipo il gradimento totale degli obiettivi di mercato. Era accaduto con De Cuyper (la mancata cessione di Angelino ha bloccato tutto) e ora sta succedendo con Rios, Wesley e Ferguson. Tutti e tre hanno rinunciato ad altre offerte per sposare il progetto giallorosso. Nonostante l'assenza dalla Champions e la corte di club di Premier magari meno prestigiosi ma con qualche soldo in più da mettere sul contratto e il fascino del campionato più bello del mondo. Per Rios le offerte non sono mancate: Zenit, West Ham e Nottingham Forrest le più note escludendo il Benfica che ha virato quasi subito su altri obiettivi. Discorso simile per Wesley avvicinato pure lui dallo Zenit e contattato qualche tempo fa dalla Juve. Ferguson invece cerca il piano di rilancio e ha detto subito sì all'ipotesi Roma anche se sul piatto c'erano un paio di club di Premier e l'Atalanta.

Bravo Massara, ma non basta il tempismo quando c'è la concorrenza. A convincere i giocatori ci è voluto l'effetto Gasp, quello che ha tramutato giocatori in rampa di lancio in pezzi da novanta del mercato internazionale. E' il caso di Ederson, Retegui, Lookman, Koopmeiners e tanti altri. Chi viene a lavorare col tecnico piemontese sa di avere un upgrade. E Gasperini stesso ha parlato con questi calciatori illustrando il piano Roma e quanto potrebbero essere importanti nello scacchiere del tecnico.  Poi c'è il fascino della città ovviamente. Roma non è Nottingham e ha qualche problema in meno della bellissima San Pietroburgo a livello politico. La tifoseria è calda come quelle sudamericane. Inoltre il club giallorosso in Europa League è diventata una presenza fissa nello sprint finale.