Paulo Dybala è il grande punto interrogativo di questa stagione della Roma. Perché la sua permanenza ha dato una certa direzione al mercato giallorosso, ma poi il campo ha detto che l'argentino ha visto il campo con scarsissima continuità. Troppi fastidi, problemini, anche senza infortuni veri e propri, che lo hanno tenuto fuori causa per diverse partite. In quattro partite non è entrato in campo, in altre ha giocato magari una manciata di minuti perché non in condizione. "Bisogna aiutarlo a capire perché ha certi problemi", diceva Ranieri prima della trasferta di Napoli in cui la Joya è entrata per pochi secondi nel finale. Il tecnico lo ha rischiato, pregando e sperando di non fare peggio. "Non sente dolorini, sta bene e si è allenato", ha invece detto alla vigilia di Londra. Ma col Tottenham, la Joya ha giocato solamente il primo tempo: “Negli ultimi giorni si è allenato così poco che bastavano 45 minuti. Più avanti tornerà a giocarne 90”. Dybala era stato tra i migliori in campo, dando anche lui segnali di ripresa dopo un avvio di stagione da zero assist e due soli gol (uno su rigore). E i 45 minuti in Inghilterra sono stati sufficienti anche a fare un altro passettino verso il rinnovo di contratto automatico fino al 2026.
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Ranieri punta su Dybala: ecco quante presenze mancano al rinnovo automatico della Joya
Rinnovo Dybala: quando può scattare il rinnovo. Quest'anno mai più di tre gare di fila da 45 minuti
—Alla 15esima presenza da almeno 45 minuti in questa stagione, infatti, si attiverà la clausola per il prolungamento di un ulteriore anno rispetto alla scadenza attuale a giugno 2025. Ovvero al raggiungimento del 50% delle presenze sulle partite totali giocate dalla Roma nel triennio del suo accordo. E che era stato oggetto di confronto tra De Rossi e la proprietà, su cui invece Ranieri ha messo subito un punto: "Decido io, se ce l'ho gioca". Allo stato attuale Paulo Dybala è a quota 8 presenze da almeno 45 minuti, praticamente a metà percorso. Il che vuol dire -7 al 'traguardo': da calendario quindi la settima partita della Roma sarebbe quella di San Siro col Milan del 29 dicembre, ultima gara dell'anno solare 2024 prima del derby del 5 gennaio. Anche se difficilmente, forse quasi impossibile, l'argentino riuscirà a giocare tutte e sette le prossime partite, dall'Atalanta di lunedì alla trasferta al Meazza. Anche perché il massimo che la Joya è riuscito a fare quest'anno è tre gare di fila da almeno 45 minuti, a settembre: il 15 col Genoa (62 minuti), il 22 con l'Udinese (83) e il 26 con l'Athletic Bilbao. Con gli spagnoli tra l'altro era uscito all'intervallo proprio per un problema fisico che si portava dalla settimana. Insomma, di sicuro la soglia si sposterà al 2025 e - al netto di stop relativamente lunghi - al mese di gennaio. Quindi a mercato aperto, con la Roma che dovrà fare nuovamente le sue valutazioni (in realtà già fatte, anche e soprattutto economicamente visto l'ingaggio stellare dell'ex Juve, anche se ora c'è la variabile Ranieri) in caso di offerte che però al momento non sembrano assolutamente all'orizzonte. A meno di un ritorno di fiamma arabo.
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