Paredes, su di lui garantisce Carlos Bianchi. Centurion repertorio pirotecnico (VIDEO)

"(Redazione ForzaRoma.info P.n.P)- Il D.S. giallorosso Walter Sabatini ha un rapporto speciale con il Sudamerica in generale e con l’Argentina in particolare. Da lì, infatti, è riuscito a importare in Italia giocatori giovanissimi e di grande talento che in pochi mesi hanno dato prova delle proprie abilità e visto impennare il proprio valore, accrescendo la fama di talent scout del D.s. giallorosso. Per questa ragione ogni estate da tre anni a questa parte, mentre Sabatini è impegnato nella campagna di rafforzamento della Roma, sui giornali, in tv e sui siti specializzati vengono accostati alla Roma un grande numero di giovani giocatori argentini in rampa di lancio, pronti ad attraversare l’oceano per accasarsi a Roma, con la speranza di ripercorrere la strada di Pastore e Lamela. L’Argentina produce talenti a getto continuo e i giocatori interessanti sono tantissimi, per questo cerchiamo di approfondire le caratteristiche di alcuni di loro, accostati alla Roma con insistenza negli ultimi giorni.

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"LEANDRO PAREDES - All’inizio della stagione appena conclusasi, dopo la straordinaria temporada 2011/2012 nella quale era tornato sul tetto d’Argentina e aveva sfiorato il ritorno alla vittoria in Libertadores nella finale col Corinthians, il Boca di Falcioni aveva avviato uno svecchiamento della rosa, cedendo alcuni protagonisti del titolo e inserendo in prima squadra giovani giocatori della cantera. Nel torneo Inicial , disputato nel primo semestre della stagione appena terminata, dopo un inizio balbettante gli xeneizes avevano ritrovato il passo delle migliori grazie all’esplosioni di alcuni giovani talenti. Leandro Paredes si era segnalato come la stellina più promettente, tra quelle che avevano contribuito al rilancio del Boca Juniors e la sua carriera sembrava in rampa di lancio. Già, sembrava .. perché la brillante conclusione dell’inicial non è bastata a Falcioni per essere confermato alla guida dei gialloblu anche nel secondo semestre, e , per il torneo final, al suo posto, è tornato a sedersi sulla panchina più prestigiosa d’Argentina, Carlos Bianchi, mister Libertadores. La fama del tecnico, che ha in bacheca diversi trionfi nel massimo trofeo continentale ha imposto al Boca di puntare deciso sulla Libertadores, lasciando sullo sfondo il campionato. E Paredes? Con Bianchi il feeling non è mai sbocciato, il tecnico non lo ha ritenuto pronto e lo ha tenuto pochissimo in considerazione lasciandolo ai margini della prima squadra, nonostante il rendimento penoso in campionato chiedesse a gran voce il ricorso a qualche esperimento per cambiare il corso delle cose. Per la cronaca, il semestre appena concluso ha visto il Boca chiudere il torneo final al penultimo posto, e in Libertadores gli Xeneizes si sono fermati solo ai quarti di finale, arrendendosi al Newell’s old Boys del Tata Martino dopo una interminabile serie di rigori. Paredes, ha collezionato sette presenze, di cui solo due da titolare in campionato e nel resto delle gare ha ottenuto solo pochissime e sporadiche convocazioni. Ben diversa era stata la musica sotto la precedente guida tecnica: tredici presenze (su diciannove) nel torneo inicial, 4 gol, numeri, e partite da incorniciare. Su tutte le prestazioni offerte nelle due sentitissime sfide con San Lorenzo e Racing, dove ha fatto da padrone, segnando due strepitose doppiette. Raccontata così, la storia di Leandro Paredes sembra quella di un talento precoce (classe 94’) che ha subito un’involuzione e che necessità di crescere ancora in patria prima di attraversare l’oceano. Eppure... l’avversione di Bianchi verso questo giocatore ha un precedente storico che per certi versi potrebbe incoraggiare la tifoseria romanista ad accoglierlo con grandi aspettative. La storia ha insegnato ai tifosi giallorossi che fidarsi delle intuizioni di Carlos Bianchi sui giovani calciatori non è sempre una buona idea. E se si pensa che con il tecnico Argentino sulla panchina della Roma la stessa sorte toccata a Paredes era toccata addirittura a Francesco Totti, già solo per ragioni cabalistiche, questo ragazzo dovrebbe essere portato a Roma senza esitazioni. A prescindere dalle facili ironie, il talento di questo giocatore è evidente. Numeri, giochi di prestigio colpi di suola, è un trequartista che ama partire da sinistra. Con il suo fisico snello e slanciato e l’abilità tecnica sa proteggere benissimo il pallone e inventare giocate per creare superiorità e servire i compagni. In sostanza come caratteristiche fisiche e tecniche ricorda moltissimo Erik Lamela anche se gioca dalla parte opposta. Destro di piede, partendo da sinistra si accentra ed esplode il suo tiro potente e pericoloso anche sui calci piazzati. E’ giovanissimo e la sensazione è che possa e debba migliorare, e logicamente deve crescere anche sul piano caratteriale e della costanza. Forse ancora acerbo per l’Europa, avendo perso questo semestre che gli avrebbe permesso una crescita ulteriore, ma … se dovessimo fidarci dei precedenti di Carlos Bianchi….

"RICARDO CENTURION - Al “cilindro” di Avellaneda non riescono a smettere di stropicciarsi gli occhi .… Negli ultimi due anni hanno visto sbocciare una vera e propria generazione di fenomeni che promette di regalare grandi soddisfazioni nei prossimi semestri, prima di arricchire le casse della società, emigrando verso un calcio più ricco. Il primo in ordine di tempo a salire alla ribalta e ad evidenziarsi come grande prospetto è stato Ricardo Centurion, esterno di centrocampo con caratteristiche offensive che fin dalle primissime apparizioni è finito sotto la lente di ingrandimento degli operatori di mercato ed ha cominciato ad essere accostato a squadre europee, con valutazioni importanti. Il motivo di tanta attenzione è facilmente intuibile, classe 93’, accelerazioni incendiarie, dribbling pirotecnici, numeri su numeri, il tutto a velocità doppia rispetto agli avversari. Impossibile non notare un giocatore così, il suo talento è senz’altro appariscente e lui padroneggia le sue qualità con la sfrontatezza e l’esuberanza della giovane età. Destro di piede, gioca prevalentemente a sinistra ma si esprime bene anche sulla fascia opposta; con la sua abilità nell’uno contro uno se è in giornata fa vedere le streghe al malcapitato terzino che se lo ritrova di fronte … se poi gli viene lasciato lo spazio per liberare tutti i cavalli del suo motore, una volta saltato il primo avversario, tutti gli altri che provassero a fermarlo rischiano di diventare i paletti per i suoi slalom. Non ancora particolarmente prolifico in zona gol, deve maturare imparando a mettere il suo talento al servizio della squadra, trovando più concretezza, limitando la sua esuberanza e diventando più disciplinato tatticamente. Centurion ha trovato il campo con continuità in prima squadra a partire dal passato semestre, nel torneo inicial 2012/2013 dove ha giocato tutte le diciannove partite, segnando anche tre gol. Lo straordinario campionato lo ha portato ad un passo dal trasferimento all’Anzhi, che dopo aver chiuso l’affare l’ha rispedito al mittente per via di una cisti al piede, riscontrata durante le visite mediche. Tornato in Argentina, Centurion, si è operato saltando tutta la parte iniziale del torneo final, riuscendo a rientrare solo nelle ultime otto partite, nelle quali ha progressivamente ritrovato il posto in squadra, tornando titolare e trovando anche il gol proprio all’ultima giornata, dimostrando di essere completamente recuperato. Se la Roma, che ha assoluta necessità di esterni offensivi, decidesse di ricorrere al mercato Argentino per colmare il vuoto sull’ala sinistra del proprio attacco, Centurion sarebbe sicuramente una delle opzioni. Il costo del suo cartellino non è altissimo tra i 5 e gli 8 milioni, ma l’interesse che ha suscitato in molti club, su tutti il Napoli, ma anche il ricchissimo Anzhi, ora che ha il ragazzo ha risolto il problema per il quale il suo tesseramento era saltato, potrebbe far salire la sua quotazione.

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