Mercoledì 16 luglio, terzo giorno di ritiro a Trigoria, Gasperini ha già iniziato a premere sull'acceleratore tra doppie sedute e prime indicazioni tattiche. Insomma, ritmi subito intensi in campo che fanno da contraltare a quelli della società sul mercato. Che fino ad ora è stato avaro di soddisfazioni: dieci giocatori che hanno vestito la maglia giallorossa - chi più chi meno - nella scorsa stagione non fanno più parte della rosa. Alla voce acquisti, invece, resta lo zero. Oppure uno, se si considera il giovane Zelezny, portiere del 2006. Se Ricky Massara - ormai quasi da un mese alla Roma - aveva una vera e propria montagna da scalare per sistemare la rosa a disposizione di Gasperini, potremmo dire che è ancora ai piedi di questo monte. E fatica a mettersi in cammino, visto che da giorni restano le distanze con i rispettivi club per gli obiettivi principali già largamente individuati: Wesley, Ferguson e Rios. Una triade - un poker considerato El Aynaoui che è l'alternativa al colombiano ma senza escludere la possibilità che arrivi a prescindere - consolidata. Ma che ancora non veste la maglia romanista.

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Non solo Wesley, Rios e Ferguson. Massara è all’inizio: altri tre ruoli da coprire
Massara continua a lavorarci, ma il tempo comincia pian piano a stringere senza quasi accorgersene. Il punto è che il lavoro del nuovo ds non si fermerà a Wesley, Ferguson, Rios ed El Aynaoui. Pur ammettendo, in uno slancio di ottimismo, che possano arrivare almeno tre di questi, saranno solo una parte della scalata che attende l'ex dirigente del Milan. Una prima tappa. Perché la rosa della Roma sarebbe in ogni caso ancora distante dall'essere adatta a Gasperini e, in generale, dall'essere completa e competitiva su tutti i fronti. Mancherebbe infatti un esterno a sinistra, un vice Angelino magari con caratteristiche più consone al mister di Grugliasco. Non lo è lo spagnolo, che però ha un livello tale da poter sopperire a certe mancanze, ma soprattutto non lo sarebbe Salah-Eddine, mai visto neanche lo scorso anno e giocatore più tecnico che di intensità. Una totale incognita. Più adatto magari Rensch sulla destra, con Celik jolly: a destra, con Wesley, la situazione sarebbe coperta.
Roma, il problema è anche in difesa. E serve il 'nuovo Lookman', ma non solo: la scalata è ancora lunghissima
—Non in difesa, sia per quantità che per tipologia di giocatori. Mancini e Ndicka saranno i perni da cui ripartire, lo stesso Celik può essere ancora adattato e migliorato in quella posizione ma da qui a essere titolare per una stagione intera ce ne passa. Soprattutto se le alternative attuali sono Kumbulla, tornato dopo un infortunio al crociato e un anno e mezzo di prestiti, ed Hermoso sbolognato a gennaio con i crismi di oggetto misterioso. L'ex Atletico non è diventato di certo un brocco, ma va comunque verificato nel contesto Roma e per caratteristiche non sembra particolarmente adatto a quello che chiede Gasperini ai suoi difensori. Che di solito sono degli stopper, dei giocatori intensi, fisici. Al momento solo Mancini e Ndicka, forse Kumbulla, sono in quel tipo di mondo. Per cui va da sé che almeno uno se non due o più difensori centrali - a seconda del futuro dell'albanese e dello stesso Hermoso - andranno aggiunti. Un colpo di importanza pari se non superiore a quelli che Massara sta cercando da giorni di mettere a segno. E c'è il rischio che sia pure altrettanto costoso. Vedi Lucumì, che il Bologna vorrebbe trattenere, ma anche Mavropanos del West Ham. Cresswell, invece, sarebbe più abbordabile ma molto più inesperto e quindi molto poco affidabile.
E poi mancherebbe evidentemente un altro giocatore offensivo, pur considerando l'arrivo di Ferguson che comunque rischia di complicarsi tra formula e cifra del riscatto. L'irlandese sarebbe il vice-Dovbyk, uno che possa alternarsi con lui in una stagione molto lunga. Non una seconda punta, tecnica, rapida che salti l'uomo. Di piede destro possibilmente, con un attacco attuale di quasi tutti mancini. Laurienté è un nome, ma non scalda più di tanto e non dà troppe garanzie, per il resto si è mosso ben poco in quel ruolo. Ma trovare il 'nuovo Lookman' che garantisca almeno la doppia cifra è fondamentale per puntare a qualcosa di importante. Soprattutto considerando che Dybala andrà comunque gestito, Baldanzi non è di certo un giocatore prolifico e Soulé deve comunque ancora trovare la sua dimensione definitiva.
In più andrà aggiunto pure un secondo portiere affidabile visto che Gollini è molto vicino alla Cremonese. La Roma attualmente ha in ritiro cinque portieri, ma senza il classe '95 rimarrebbe con Svilar e quattro giovani inesperti. Un altro tassello da aggiungere per Massara, che vede aumentare la mole di lavoro (e di spese) ma contestualmente diminuire il tempo a disposizione. E l'umore della piazza che nel frattempo comincia a spazientirsi per il triplice tira e molla per giocatori che sembrano a un passo da giorni, ma che non sono ancora in viaggio per la capitale. Senza contare il malcontento di Gasperini, che non è per niente contento: di certo si aspettava di essere più avanti nella costruzione della rosa al terzo giorno di ritiro e 16 giorni dopo la scadenza del 30 giugno. La montagna è altissima, Massara ha indossato gli scarponi da trekking, preso la mappa dei sentieri ma ha a malapena iniziato a camminare.
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