«Non so cosa mi riserverà il futuro, è nella mani di Dio, e non so cosa succederà in giugno. Io devo lavorare duro per essere convocato per la Coppa America». Così Neymar
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Neymar: “Io in Italia? Non so cosa succederà a Giugno”
«Non so cosa mi riserverà il futuro, è nella mani di Dio, e non so cosa succederà in giugno. Io devo lavorare duro per essere convocato per la Coppa America». Così Neymar
in un'intervista con Sky Sport 24, che lo ha raggiunto in Brasile per chiedergli cosa ne pensa delle voci che lo danno in partenza, per quest'estate, verso la Juve o la Roma targata Usa. Neymar, che in Brasile è un autentico idolo, al punto da essere considerato «patrimonio nazionale» (parole del ministro dello Sport Orlando Silva, intenzionato a trovare il modo di farlo rimanere in patria fino ai Mondiali del 2014), ha fatto capire che per ora gli va bene restare nel Santos, dove fra ingaggio e soldi degli sponsor guadagna già tantissimo (supera i 3 milioni di euro all'anno).
«Fa piacere che il mio lavoro venga apprezzato - ha detto ancora Neymar -. Noi siamo i cosiddetti 'ragazzi della Villà (il vivaio santista) e ci piace giocare assieme e anche dare spettacolo. Vorremmo continuare a farlo, ma non dipende solo da noi. Intanto ci impegniamo molto, e andiamo sempre meglio». Il problema è che se anche lui rimarrà non altrettanto dovrebbe fare Paulo Henrique Ganso, intenzionato a sbarcare a Milano (Inter o Milan non ha ancora deciso). Ma il Santos ha già pronto l'erede del talentuoso centrocampista: si tratta della stella delle giovanili Jean Chera, che a maggio compirà 16 anni e firmerà il suo primo contratto da professionista, avendo deciso di declinare le offerte del Barcellona e di alcuni club inglesi.
È lui il prossimo 'erede annunciatò, o presunto tale, di Pelè, visto che il Santos, se partirà Ganso, potrebbe affidargli la maglia numero 10. Tornando a Neymar, ieri è stato il protagonista della partita di campionato paulista che il Santos ha vinto per 1-0, con un gol del suo asso con il numero 11, contro la Ponte Preta. Entusiasta del suo attaccante è il tecnico del 'Peixè Muricy Ramalho, che nel 2010 ha vinto lo scudetto del 'Brasileraò con il Fluminense e quest'anno, lui che ne ha conquistati altri tre con il San Paolo, è intenzionato a fare altrettanto con il Santos. La quasi certezza di poter vincere molto sotto la guida di Ramalho è uno dei motivi che potrebbero indurre Neymar a non lasciare il Brasile, almeno per ora, e di sicuro non quest'estate, visto che il 'Brasileraò 2011 finisce con l'anno solare.
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