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Nainggolan: “Chelsea? Non c’è accordo. A Londra guadagnerei, ma a Roma si vive meglio”

"Ho costruito qui la mia casa e in più qui a Roma splende sempre il sole. Rinunciare a tutto questo è difficile. Mi ci vedete lì Inghilterra dove piove sempre?"

Redazione

Radja Nainggolan, ha rilasciato una lunga intervista al periodico belga Nina (supplemento del Het Laatste Nieuws), nel corso della quale ha affrontato argomenti che vanno dal calcio giocato, al mercato fino ad arrivare alla vita privata.  “Ci sono stati dei contatti tra la Roma e il Chelsea che vuole rafforzare la squadra ma non c’è un accordo ed io ne resto fuori. Sarebbe difficile per me lasciare l’Italia dopo undici anni. Antonio Conte mi ha sempre voluto nelle sue squadre, il Chelsea è un grande club ma finché non c’è un contratto firmato non c’è trasferimento. Sto bene in Italia, sono felice a Roma. Ogni anno sui giornali  si parla di un mio trasferimento per andare in questo o in quell’altro club, ma fino a quando non c’è un contratto firmato non c’è nessun trasferimento. È così che funziona."

Sulle voci di un eventuale addio è sembrato molto sicuro di sé: "Onestamente? Certamente andare al Chelsea è un’opportunità perché posso migliorare come calciatore e finanziariamente, ma il denaro non è la cosa più importante, non credo di poter migliorare la mia qualità di vita. Ho costruito qui la mia casa e in più qui a Roma splende sempre il sole. Rinunciare a tutto questo è difficile. Mi ci vedete lì Inghilterra dove piove sempre?"

NAINGGOLAN CALCIATORE - "Penso di aver fatto un percorso fantastico e sono orgoglioso di me stesso perché sono andato a piccoli passi e con tantissimo lavoro. Non sono mai stato un bambino prodigio e non avevo tutti gli occhi addosso, non ero molto considerato. Non giocavo né allo Standard Liegi né all’Anderlecht. Io ho fatto una strada diversa rispetto ai calciatori che già da piccoli erano considerati grandi talenti. Un po’ come Dries Mertens, la sua storia è simile alla mia. Questa cosa per me è importante perché mi fa capire che anche se sono arrivato fino a questo punto non basta, la mia storia mi ricorda che nella vita non c’è solo il calcio ed io questo lo so come nessun altro.

Questa sua umiltà si nota anche quando gli chiedono se si senta o meno una stella del calcio: "No le stelle sono altre, Messi e Ronaldo ad esempio che sono i migliori al mondo. Ma a prescindere da quello che si fa in campo una stella si vede anche da come si comporta fuori e certamente io non sono una stella, ecco perché ammiro Hazard. Lui è il più grande giocatore in Belgio ed è il ragazzo più corretto che conosco."

Idee chiare anche su quando appendere gli scarpini al chiodo:"Giocherò fino ai 33/34 anni, poi arriverà il momento di stare veramente vicino a mia moglie e ai miei figli per ora loro hanno avuto solo metà del mio tempo. Spero di poter costruire la mia vita e organizzare le mie finanze in modo da poter vivere bene con quello che ho guadagnato una volta che mi sarò ritirato."

NAINGGOLAN UOMO - Il suo aspetto aggressivo, pieno di tatuaggi può dare l'impressione che sia un bad boy, ma Radja rassicura tutti: "Niente affatto, la gente pensa che io sia un cattivo ragazzo ma non dovrebbero accontentarsi di giudicare qualcuno secondo il suo aspetto. Io forse sono un po’ pericoloso ma non sono cattivo. Sono un vincente, un combattente. Non vengo convocato per il Mondiale? Tiro su la testa e mi batto. Sono anche molto disponibile, quando le persone mi chiedono un selfie io lo faccio, mi piace la bella vita e sono anche abbastanza protettivo.

Quello che mi rende felice è dare una mano ai poveri e agli orfani, sostenere le associazioni benefiche, donare costantemente soldi ad un fondo che supporta gli ospedali in Africa, supportare un progetto a Roma per i bambini Down e molti extra che ricevo come calciatore li do via, non ne ho bisogno.

Recentemente a casa siamo stati derubati di 15 orologi e di 30.000 euro in contanti. Si può leggere online la notizia e i commenti di chi dice: “Ma chi è che tiene una somma del genere in casa?”. Queste sono le somme con cui noi abbiamo a che fare,  non c’era nessun allarme ma questo non significa che merito i ladri in casa. La gente pensa che vogliamo solo ostentare ricchezza e far vedere auto di lusso ma questa è la nostra vita, si vive per come si guadagna è normale. Nel frattempo poi sosteniamo anche buone cause, devo stare sempre li a ricordarle?"

Spesso penso a come sarebbe stata la mia vita se non avessi sfondato da calciatore, la mia storia è un po’ cinematografica.

Guardate do dove sono partito e dove sono arrivato adesso: ero un ragazzo di un quartiere degradato, senza soldi e senza padre, potevo imboccare la strada sbagliata se non avessi avuto alcun talento nello sport. Se il calcio è stata la mia salvezza? Credo proprio di si."

Curiosità relativa ai tatuaggi, se il Ninja abbia ancora spazi per farsene altri: "Si, nelle gambe ma preferisco averle senza tatuaggi. Ho intenzione di fermarmi qui per il momento, onestamente non so più quanti ne ho. Il più importante è quello sulla schiena di mia madre con la sua nascita e la data della morte."

VITA PRIVATA - Nainggolan ha parlato anche dei duri momenti affrontati, in particolare con la perdita della madre: "Quella di mia mamma è stata una perdita pesante, sono passati ormai già sei anni, cerco ogni giorno di non deluderla, ma sono molto dispiaciuto che lei non sia  riuscita a vedermi con la maglia della nazionale. Sarebbe stata fiera di me. Mi dispiace anche il fatto che non abbia potuto conoscere Aysha e la mia seconda figlia che presto verrà alla luce. Aveva solo 55 anni ma in fondo è la vita, non si dice così?"

A proposito della seconda figlia: "Il parto dovrebbe arrivare dopo il campionato europeo. Claudia è una donna in gamba piena di risorse e non ha bisogno di essere tenuta per mano."