Il prezzo è giusto, il profilo pure. E nonostante la giovane età (22 anni) diventerebbe il centrocampista in rosa con più presenze in Champions League alle spalle di Cristante. C’è Boubacar Kamara in pole per far tornare il sorriso a Mourinho e infoltire un centrocampo orfano in questi giorni pure di Darboe e Diawara. I rapporti col Marsiglia sono ottimi e nelle ultime ore i due club si sono parlati sulla possibilità di limare le cifre del riscatto obbligatorio di Pau Lopez e Under (che ammontano a circa 20,5 milioni) anticipando di sei mesi la partenza di Kamara al quale scadrà il contratto a giugno. Una valutazione inferiore ai 10 milioni che però ha ingolosito anche altri club in corsa per il francese. Da convincere, quindi, ora è il ragazzo che ha sempre vissuto col solo obiettivo di diventare una bandiera del suo Marsiglia e che nel club ha tre compagni di squadra come Gerson, Under e Pau che probabilmente non gli tesseranno le lodi della piazza romana. Diversamente, però, di quello che ha sempre fatto Rudi Garcia. Uno dei suoi mentori. Che potrebbe essere decisivo nella sua scelta, oltre a Mourinho si intende.
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Mercato Roma, ore decisive per Kamara. Ecco dove può giocare con Mou
Ha esordito a 17 anni in una gara europea, è stato tra i capitani più giovani della storia del Marsiglia. E nella Roma può ricoprire due ruoli
Kamara, un predestinato: ecco numeri e caratteristiche
Uno dei suoi primi allenatori d’altronde lo inquadrò così: “Kamara pensa al Marsiglia pure mentre dorme…”. A sei anni girava intorno allo stadio insieme a sua madre, corsa di Ajaccio, dicendole che un giorno avrebbe giocato lì. Non ha visto i successi di Tapie ma ricorda l’ultimo titolo vinto con Deschamps, 2010, uno che ora lo potrebbe convocare con la Francia. La corsa alla maglia amata è stata breve e intensa. Kamara è stato uno dei capitani più giovani della storia del suo club. Nel 2017 è diventato il più giovane giocatore dell’OM a disputare un match europeo, in campo a 17 anni e 10 mesi contro il Konyaspor. Nel 2018, a 18 anni e poco più, era già titolare con Rudi Garcia, che ne parlava come un predestinato. “Ha talento da vendere, si farà”. Un po’ centrale e un po’ mediano. Oggi anche regista. “Bouba” - come lo chiamano i suoi compagni - ha iniziato a giocare in difesa, ma col tempo si è spostato in mezzo per questioni tecniche. Punti di forza: è bravo a rompere il gioco, in marcatura e pure di testa. Insomma ha tutte quelle doti che servono al fin qui troppo friabile centrocampo di Mourinho. E visto il passato da difensore potrebbe risultare utile anche dietro viste le consuete assenze di Smalling. Oui c'est la bonne.
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