Difficile, ma non impossibile. L'arrivo di Federico Chiesa alla Roma non è di quei sogni irrealizzabili da chiudere a chiave nel cassetto, anche se presenta ostacoli importanti. Di certo, servono prima di tutto dei movimenti in uscita per pensare di dargli l'assalto. E proprio delle cessioni hanno parlato ieri Florent Ghisolfi, nuovo ds giallorosso, e Daniele De Rossi. E la lista di giocatori da piazzare - tra quelli che non hanno convinto a Trigoria e quelli che hanno fatto lo stesso altrove - è piuttosto nutrita. Ma può permettere alla Roma di alimentare qualche sogno, un colpo importante che a DDR piacerebbe fosse proprio Federico Chiesa. Occorre un 'tesoretto', che può arrivare mettendo insieme gli addii di gente come Karsdorp, che può portare nelle casse giallorosse circa 4-5 milioni. Una sistemazione andrà trovata al 'Gallo' Belotti, che può avere una valutazione simile o leggermente superiore, visto l'unico anno di contratto rimasto e un'esperienza alla Fiorentina non così negativa. Più complicato sarà ricavare risorse da Solbakken e Shomurodov, con il primo che piace al Malmoe ma col problema ingaggio.
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Mercato, la Roma sogna Chiesa: come può arrivare il tesoretto per strapparlo alla Juve
Da Karsdorp a Zalewski: il tesoretto che può finanziare il colpo Chiesa
—Considerando circa 3-4 milioni da entrambi, il tesoretto continua a crescere e può avere un buon incremento con Zalewski e Aouar. Non hanno un mercato importante, ma il polacco è ancora giovane e ha margini, la Roma vorrebbe cercare di capitalizzarlo - magari all'estero - per una decina di milioni o poco meno. Il franco-algerino ha una dimensione più internazionale, ha grande prestigio in Francia e può essere sicuramente spendibile almeno in Ligue 1. I giallorossi potrebbero così ricavare circa 15 milioni da entrambi. In questo modo si arriverebbe a circa 30 milioni di euro di tesoretto cessioni, senza tenere conto di eventuali altri addii come Darboe, Smalling o anche Abraham (più complicato). Il cartellino di Federico Chiesa difficilmente potrà essere valutato più di 30 milioni, considerando il contratto in scadenza tra un anno e le difficoltà della Juve nel rinnovo. Per quanto riguarda l'ingaggio, invece, che in bianconero supera i 5 milioni di euro, la Roma può liberare risorse cedendo i calciatori da cui ricavare questo tesoretto e ovviamente da calciatori come Renato Sanches e soprattutto Romelu Lukaku. Sicuramente puntare su Chiesa comporterebbe un sacrificio non da poco per le casse dei capitolini, soprattutto pensando al numero di nuovo acquisti di cui De Rossi ha bisogno. Cioè almeno quattro titolari, dagli esterni di difesa all'attaccante o ancora - appunto - gli esterni offensivi, oltre a un altro centrocampista box-to-box.
Chiesa, concorrenza dal Napoli. E la Roma conta sul fattore 'azzurro'
—Poi ci sarebbe il nodo della concorrenza, visto che il Napoli con Antonio Conte è avversario non semplice da battere. Così come lo sarebbe un eventuale ritorno di fiamma dalla Premier League, dove si parla ancora di interessamenti di Newcastle e Liverpool, due vecchi estimatori di Chiesa. Ma la Roma può contare sul carisma di De Rossi e il suo legame con il classe '97 nato dalla meravigliosa esperienza di Euro 2020. In Nazionale Federico ora non trova più DDR, ma di 'emissari' giallorossi ce ne sono parecchi: Cristante, Mancini, Pellegrini ed ElShaarawy. Oltre a Francesco Totti che un paio di giorni fa è entrato a Coverciano e ha passato la giornata con gli Azzurri. Inoltre non è passato inosservato lo schieramento al momento dell'inno nell'amichevole di ieri tra Italia e Turchia. Chiesa era, curiosamente, posizionato tra Mancini e Pellegrini. Chissà, magari un antipasto di quel che sarà. De Rossi ci spera, i tifosi lo sognano. Anche se sui social più di qualcuno non ha nascosto delle perplessità sulla costanza e sull'effettivo 'status' del classe '97 che ieri non è stato particolarmente brillante. E in generale dopo l'infortunio patito proprio all'Olimpico due anni e mezzo fa, non sembra ancora tornato ai livelli che tutti ricordano. Le qualità in ogni caso non si discutono, a Roma potrebbe sicuramente rigenerarsi. La strada è in salita, Ghisolfi non ha tempo da perdere.
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