“Certi amori non finiscono”. Forse è la canzone più inflazionata per parlare di calciomercato, ma l’ha usata direttamente Kostas Manolas anticipando di fatto quella che è un’operazione di contorno ma dal forte sapore romantico. Il greco, infatti, sta per tornare a Trigoria a 10 anni di distanza dal suo primo sbarco e con il benestare della connazionale Lina Souloukou. Una trattativa lampo nata in contemporanea con la chiusura per Mats Hummels, ma non in alternativa al tedesco. Una gioia per Manolas che si trovava in questi giorni nel suo hotel di Naxos attratto dai milioni arabi, ma più dalla voglia di tornare spinto anche dal volere della famiglia. In giallorosso guadagnerebbe 450 mila euro fino a giugno e si piazzerebbe alle spalle di Hermoso, Mancini, Ndicka e lo stesso Hummels.
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Manolas, dal testa a testa con Morata al gol al Barça: il ritorno del greco è vicino
Cinque anni da Champions e quel gol al Barcellona
—Una presenza importante in uno spogliatoio che conosce bene avendo giocato nella capitale per 5 lunghe e intense stagioni. E collezionando 206 presenze e 8 gol, il più importante lo ricordate tutti: Roma-Barcellona 3-0. Una cartolina per la storia. Così come è diventato uno sticker il suo testa a testa con Morata in un Juve-Roma, arbitrato (male) da Rocchi. Qualche smorfia di troppo, ma pure una buona continuità di rendimento lo hanno portato ad essere sempre titolare sia con Garcia che con Di Francesco e Spalletti. Annate importanti in cui non si è vinto nulla, ma si è andati praticamente sempre in Champions. Poi l’esperienza al Napoli, una passeggiata in Grecia e Arabia e i 6 mesi alla Salernitana lo scorso anno con la squadra già virtualmente in serie B. Col suo ritorno a Roma può superare Pizarro e Rizzitelli nella classifica presenze del club.
L'amore per la pesca e una gran voglia di tornare
—In estate il ritorno nella meravigliosa isola di Naxos dove ha una serie di alberghi gestiti anche dalla moglie Niki che ha spinto molto per il ritorno in Italia. Il pensiero di tornare alla Roma lo ha sempre avuto tanto da proporsi anche qualche anno fa, senza fortuna. In campo è sempre stato un guerriero, attento, concentrato, così come in tutto ciò che riguarda il calcio: “È uno scrupoloso, è attento ad ogni minimo dettaglio. Non c’è un minuto della giornata in cui non pensa al calcio e alla squadra per cui gioca, vive tutto in maniera viscerale”, disse Riccardo Del Vescovo, medico sociale della Roma, qualche anno fa. Fuori, però, tanta simpatia e due grandi passioni, entrambe legate al mare: la pesca e lo snorkeling. Manolas non ha mai nascosto la sua ammirazione verso Francesco Totti e lo stesso De Rossi, i suoi capitani ai tempi della prima Roma, ma ha sempre detto che il suo vero idolo è suo zio. Stelios Manolas è stato infatti una bandiera dell’AEK Atene, con il quale ha giocato per 22 anni mettendo insieme 447 presenze e 44 gol: “Era il miglior difensore centrale greco. Lo è stato per 20 anni".
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