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Kluivert-Roma, storia di un feeling mai nato: il compleanno è con vista cessione

L'olandese può lasciare la capitale dopo due stagioni altalenanti e mai un gol a una big. Petrachi punta la plusvalenza

Marco Prestisimone

Poco meno di un anno fa Gianluca Petrachi apre il libro dei conti della Roma, si ferma alla voce "Justin Kluivert" e si chiede come sia possibile uno stipendio così alto. È andata più o meno così quando il d.s. della Roma ha scoperto quale fosse lo stipendio del figlio di Patrick. L'olandese era alla prima stagione in Serie A ma il corteggiamento di Monchi e il lavoro di Raiola hanno fatto sì che il suo ingaggio arrivasse a un milione e ottocentomila euro netti. Decisamente troppi per Petrachi, che un anno dopo sarebbe tutt'altro che disperato nel vedere Kluivert partire. Soprattutto se grazie a lui dovesse arrivare una plusvalenza per la Roma, che due stagioni fa l'aveva strappato all'Ajax per poco più di 17 milioni ma con una spesa totale di 21 milioni e 250 mila euro, commissioni comprese. E proprio al club olandese stando ai contratti spetterebbe una percentuale sulla rivendita: il 10% del valore eccedente i 25 milioni di euro del prezzo di cessione. Una cifra che non cambia i piani della Roma e di Petrachi, pronte a dire addio all'altalenante Justin.

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Justin Kluivert, compleanno amaro: può lasciare la Roma 

Su Instagram a mezzanotte ha pubblicato la foto della sua torta di compleanno ma la sensazione è che sia una festa amara. Per la quarantena (è in compagnia solo di uno dei suoi migliori amici) ma anche perché dopo due stagioni potrebbe già lasciare la Roma. E sarà un caso ma uno dei primi a fargli gli auguri via social per i 21 anni è stato Cengiz Under, l'altra plusvalenza designata da Petrachi. Entrambi potrebbero dire addio in estate, garantendo soldi freschi per puntare magari all'esperienza di Pedro e all'estro di Boga. Una mini rivoluzione sugli esterni, dove potrebbe andare via anche Diego Perotti. Quello di Justin con la Roma è un feeling mai nato davvero: l'esuberanza mostrata nelle interviste (quattordici solo durante la quarantena) non si è quasi mai vista con la maglia giallorossa. Le sue parole extra-campo spesso non sono piaciute ai tifosi, che non si strapperebbero di certo i capelli in caso di separazione. Anche perché dei 9 gol segnati nessuno è arrivato in un big match se si esclude quello contro il Gent nei sedicesimi di Europa League. Tutti gli altri sono arrivati in partite in cui la Roma ha segnato almeno tre volte e in sei di queste lo scarto finale è stato di due reti. Un segnale di partite non esattamente in bilico. Ecco perché Petrachi ha dato il via libera a Raiola per trovargli una nuova squadra.

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Raiola studia il mercato: alla Roma arriva Kean? 

Con l'addio di Kluivert, il suo agente Mino Raiola non sparirebbe di certo dai radar di Trigoria, anzi. Il super procuratore ha più tavoli aperti con la Roma: quello di un altro talento dell'Ajax, Gravenberch, quello di Bonaventura, di Mkhitaryan, ma soprattutto quello che riguarda Moise Kean. L'attaccante grazie al rinvio degli Europei ha ancora qualche piccola chance di convocazione e l'avventura in Inghilterra non è andata come immaginava. L'ultimo scandalo del festino durante la quarantena ha spalancato le porte all'addio: Petrachi sarebbe disposto a rischiare, convinto che la mano di Fonseca possa avere effetto anche su di lui. In più ha l'identikit del vice-Dzeko ideale: giovane, in rampa di lancio e che possa giocare anche con Edin. Una nuova scommessa, dopo quella tentata e ormai fallita con Kluivert.