Jung-Rolando: è sfida tra Roma e Inter

(di Mirko Porcari) - Gennaio vuol dire mercato, giorno dopo giorno si avvicina la campagna di rafforzamento invernale e la Roma ha cominciato da tempo ad interrogarsi sulla necessità di tornare a comprare per sistemare una rosa non del tutto completa. Sono due i nomi su cui Walter Sabatini concentrerà la propria attenzione, calciatori seguiti nel corso dei mesi passati che, per un motivo o per un altro, si trovano ad essere al centro di intrecci internazionali.

Sebastian Jung e Rolando sono i pezzi pregiati del Vecchio Continente, difensori adatti al palcoscenico italiano e per questo richiesti da diversi club del bel paese: sul terzino dell’Eintracht c’erano stati timidi segnali di interesse da parte del Napoli, uno scambio di informazioni cui non ha fatto seguito nessun passo concreto; adesso, oltre alla Roma, c’è la corte serrata dell’Inter che, a più riprese, ha inviato i propri osservatori sulle tracce del giovane tedesco: su precisa indicazione di Stramaccioni gli uomini mercato nerazzurri hanno provveduto a chiedere qualche dettaglio in più sulla situazione del rinnovo contrattuale del calciatore, combattuto tra la voglia di restare almeno un altro anno tra i rossi e l’ambizione di misurarsi in una compagine di maggiore spessore. Anche in Bundesliga non hanno tardato a muoversi per assicurarsi le prestazioni di Jung: Borussia e Bayern si sono fatte vedere sugli spalti del Commerzbank Arena ed in patria parlano di offerte notevoli (5/6 milioni) fatte pervenire negli uffici dell’Eintracht ma prontamente rispedite al mittente.

La volontà della società di Francoforte è quella di tentare fino all’ultimo un accordo per il prolungamento del contratto: se nelle prossime settimane non dovessero esserci novità positive, il mercato di gennaio potrà portare una svolta nel futuro di Jung, con la dirigenza tedesca costretta a venderlo a “prezzo di saldo” e la Roma intenzionata a sbaragliare la concorrenza per regalare a Zeman la pedina ideale in difesa.

Rolando paga un inizio di stagione ai margini della prima squadra: recita “zero” la voce presenze nella SuperLiga nazionale, conseguenza del rapporto catastrofico con l’allenatore Vitor Pereira, motivo per cui il calciatore sta pensando di tentare fortuna altrove. In estate aveva detto no alla corte serrata del Fenerbaçhe, convinto del ruolo da protagonista che pensava di avere nei “Dragoni”, ma i contrasti con il tecnico (oltre a tenerlo fuori dai titolari, Vitor Pereira si è guardato bene dall’inserirlo nella lista dei convocati nelle gare di campionato) rischiano di chiudergli anche le porte della Nazionale.

A gennaio, dunque, una sua cessione appare fisiologica: sono lontani i tempi in cui la dirigenza biancoblù chiedeva 15 milioni per il suo cartellino, con il contratto in scadenza nel 2015 potrebbero bastarne 7/8 per assicurarsi un centrale di sicuro affidamento e dalla grande esperienza internazionale.