Artem Dovbyk è al bivio della sua stagione, anzi della carriera. Perché la Roma gli ha dato la possibilità di esplodere nel grande calcio, ovvero lottare da protagonista in una squadra con ambizioni molto importanti e impegnata in Europa. La realtà dei fatti ha detto altro, per il club ma pure per l'ucraino al netto dei numeri che restano buoni. Quindici gol in 38 partite sono un buon bottino, ma lo stato attuale di Dovbyk è tutto nelle sue 'esultanze':"Non festeggio molto perché non sono soddisfatto", aveva detto. L'esuberanza col Como è stata un'eccezione, perché era gol importante ma anche bello e da bomber vero come vorrebbe essere lui. Contro il Cagliari si è tornati a un basso profilo, soprattutto dopo la chance clamorosa sprecata poco prima, col pallone che forse sarebbe finito in rimessa laterale senza la respinta di un difensore.

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Dovbyk al bivio, la Roma valuta le alternative. Non solo Lucca: tutti i nomi in attacco
Ranieri aveva appena cercato di spronarlo, mandandogli però pure un messaggio chiaro:"Crediamoci, non arrenderti. Se non fai gol fai la prestazione, altrimenti il contrario. Ma se non ti svegli, allora dobbiamo fare tutti delle riflessioni". Non è un caso che la Roma si stia guardando intorno da un po' per un altro centravanti, che possa affiancare Dovbyk dando ampie garanzie, magari strappandogli pure il posto da titolare. Oppure prenderne subito il posto. Ad ora è difficile pensare a una cessione dell'ucraino, i giallorossi credono nelle sue qualità e soprattutto appare complicato che arrivi una società con un'offerta congrua. Anche perché la Roma ha pagato Dovbyk 36 milioni tra parte fissa e bonus solamente 8 mesi fa, con tanto di 10% sulla rivendita da corrispondere al Girona. Tradotto: per meno di 30 milioni non sarebbe possibile cederlo, in primis per questioni di bilancio. Difficile, ma certamente non da escludere e nel caso arrivi una proposta di questo genere, bisognerebbe appunto rifletterci attentamente. Perché Artem non si è integrato in questa Roma, per caratteristiche, anche dopo 8 mesi. E per la punta titolare di una squadra che punta alla Champions, non è un dettaglio. E al nuovo allenatore e tutta la dirigenza servono più garanzie.
Lucca ma non solo: da Krstovic a Bonny, cosa offre il mercato alla Roma
—Per questo si continua a parlare di Lorenzo Lucca, nome fatto in mondovisione dallo stesso Ranieri al netto della smentita di Ghisolfi. L'attaccante dell'Udinese piace, ma costa almeno 25 milioni e soprattutto c'è una concorrenza agguerrita. Il Napoli pare in pole, anche l'Inter si è inserita: entrambe possono contare sulle risorse e il fascino della Champions League. Senza dimenticare il Nottingham Forest protagonista in Premier e il Milan, dove c'è il suo idolo Zlatan Ibrahimovic. Nome simile è quello di Nikola Krstovic, attaccante del Lecce da 10 gol in questa Serie A che ha più o meno gli stessi estimatori di Lucca in Italia, soprattutto le due milanesi. E lo stesso prezzo, circa 25 milioni, anche se Corvino ha da anni un rapporto privilegiato con la Roma. In Spagna continuano a fare il nome di Isaac Romero del Siviglia, classe 2000 (come gli altri due) che però ha segnato appena 3 gol in 24 partite in Liga: costa più o meno 15 milioni di euro. Può stuzzicare invece il nome di Ange-Yoan Bonny, 6 gol in 28 presenze ma a differenza di Lucca e Krstovic è al suo primo anno in Serie A e ha 3 anni in meno. Per il francese il costo sarebbe leggermente inferiore, va considerata poi la corsia preferenziale per il Napoli che però non può chiaramente prenderli tutti. È un giocatore diverso, ha più qualità ed è meno bomber. Sarebbe un colpo di grande prospettiva.
Una suggestione invece potrebbe portare (di nuovo) a Gianluca Scamacca, reduce da una stagione da dimenticare causa infortuni e operazioni. L'esplosione di Retegui per forza di cose gli toglierà spazio anche nel futuro, lui vuole giocare e questo sarebbe il momento giusto per prenderlo, con la valutazione che non può andare oltre i 18-20 milioni. Certo, sarebbe un rischio dopo un anno di inattività, ma è pur sempre quello che fino a qualche mese fa era il titolare della Nazionale. Tornando a parlare di Europa, c'è quel Mikautadze che piaceva già lo scorso anno e poi è finito al Lione: anche quest'anno sta facendo molto bene, ha segnato 13 gol in tutte le competizioni. Non è una punta classica, può fare anche tanti altri ruoli in attacco. Il costo non sarebbe basso, ma neanche inaccessibile, al netto della verosimile folta concorrenza pronta a scatenarsi sul georgiano. Sempre sul mercato francese tanto caro al ds Ghisolfi c'è Amine Gouiri del Marsiglia di De Zerbi che lo ha acquistato a gennaio proprio dal Rennes per circa 20 milioni. Ha avuto un ottimo impatto, con 4 gol e 3 assist in 7 partite con la maglia dell'OM. In queste ultime 9 partite, Dovbyk dovrà lottare con le unghie e con i denti per convincere la Roma che è lui l'uomo giusto: così farà decollare definitivamente la sua carriera.
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