Eusebio Di Francesco svela il suo dream team. Il tecnico della Roma ha parlato in un video pubblicato sui canali social scegliendo gli 11 giocatori ideali, "calciatori della mia epoca, quando giocavo anche io". Il modulo? Ovviamente il 4-3-3. La sua formazione ideale: Buffon; Cafu, Nesta, Aldair, Maldini; Tommasi, Pirlo, Zidane; Giggs, Batistuta, Totti. Tanti, ovviamente, i calciatori protagonisti della Roma campione d'Italia nel 2001. Ecco le spiegazioni del mister:
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Di Francesco svela il suo dream team: Totti e Batistuta guidano il 4-3-3 ideale – VIDEO
Il tecnico della Roma parla dell'11 dei sogni. Buffon in porta e Pirlo in cabina di regia, ma tanti, ovviamente, sono i protagonisti dello scudetto giallorosso del 2001
"Partiamo dal portiere: Gigi Buffon, una sicurezza tra i pali. Grande personalità. Anche se gioca ancora, è stato il calciatore più longevo. Ai miei tempi dava una sicurezza impressionante.
Come terzino destro scelgo 'Pendolino' Cafu, con cui ho giocato. Forza devastante, grande personalità e grande capacità di attaccare e difendere allo stesso tempo.
Come centrale di destra, Alessandro Nesta. Giocatore imperioso, di grande potenza, grande forza e grande spessore. Tatticamente molto importante.
Come centrale di sinistra, ho scelto la classe e l'eleganza di 'Pluto' Aldair, mio compagno di squadra. Aveva la capacità di uscire dalla linea difensiva anche facendo un tunnel all'avversario. Un giocatore splendido sotto tutti i punti di vista.
Come terzino sinistro, Paolo Maldini. Non ho parole per lui: aveva una prestanza fisica e una capacità tattica che gli permettevano di fare sia il terzino che il centrale. Lo ha dimostrato negli anni.
Come mezzala destra, scelgo Damiano Tommasi. Un giocatore di grande sacrificio, e in mezzo a giocatori di qualità ci vuole anche chi porta l'acqua. Lui era un grande portatore d'acqua, e allo stesso tempo un grande trascinatore all'interno dello spogliatoio.
Regista di questa squadra: Andrea Pirlo. Giocatore ideale per qualità e quantità. Sembrava non avesse quantità, ma aveva capacità di rimanere in partita facendo chilometri su chilometri, nonostante avesse due piedi raffinatissimi.
Come mezzala sinistra scelgo Zinedine Zidane. L'eleganza, la classe. Vi assicuro che giocarci contro non era mai facile. Togliergli il pallone era l'ultimo dei tuoi pensieri. Già se lo riuscivi ad accorciare tenendolo lontano dalla tua porta, avevi fatto una gran cosa.
Come ala destra, ho scelto Ryan Giggs, un calciatore contro cui ho giocato sia nel club che in nazionale. Giocava a sinistra, ma nel mio modo di giocare preferisco un sinistro a destra. Lui avrebbe potuto giocare con me come calciatore con grande qualità. Aveva la capacità di mandare in porta i propri compagni, ma allo stesso tempo poteva anche andare a chiudere le azioni con un piedino fatato.
Come centravanti scelgo Gabriel Omar Batistuta, che ci ha fatto vincere uno scudetto. Allo stesso tempo era capace di tirare con la stessa forza sia di testa che di piede. Aveva grande spessore. Magari c'erano giocatori raffinati in quel ruolo, ma lui era sempre determinante.
Come esterno sinistro, anche se è un numero 10, scelgo Francesco Totti. Riusciva a vedere la giocata prima di tutti gli altri. Gli ho sempre detto che lui non aveva due occhi, ma quattro, con due dietro. La capacità sia di far gol, ma soprattutto di fare grandi assist".
Chiosa finale con una battuta sul modulo: "Cari tifosi giallorossi, spero vi sia piaciuto il mio dream time. Poi se non vi è piaciuto pazienza... andremo avanti sempre col 4-3-3!".
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