(di Mirko Porcari)- Affari, alternartive o, più semplicemente, occasioni: il mercato degli svincolati “eccellenti” rappresenta una fucina di nomi illustri, calciatori spesso nel pieno della maturità calcistica alla ricerca di una seconda possibilità nel calcio che conta.
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Da Vanden Borre a Fernando Meira, ecco gli affari a “costo zero”
(di Mirko Porcari) – Affari, alternartive o, più semplicemente, occasioni: il mercato degli svincolati “eccellenti” rappresenta una fucina di nomi illustri,
Il caso di Anthony Vanden Borre è emblematico in questo senso: fino ad un paio di stagioni fa sembrava essere un esterno dal futuro assicurato, un cursore capace di coprire tutta la fascia ed abbinare una buona copertura ad una fase di spinta da calciatore di livello. Gli anni al Genoa sono serviti per regalargli la notorietà dopo un fugace passaggio alla Fiorentina: con le presenze in maglia rossoblù sono cresciute quelle con la Nazionale belga, un’esplosione che lo ha posto di diritto al centro del mercato; tutti lo volevano, da Torino a Roma si era creata una fila che, però, non ha mai trovato riscontri concreti in sede di trattativa: il futuro recente è un’esperienza in Inghilterra (al Portsmouth) ed il ritorno in patria, al Genk, dove non bastano sei mesi da protagonista per ottenere la riconferma. Adesso il giocatore è libero, se ne era parlato in chiave Roma già durante la sessione estiva del mercato e non sono da escludere novità da qui a gennaio, quando si capirà meglio se i giallorossi avranno la necessità di rinforzare il pacchetto arretrato.
Meno giovane ma altrettanto voglioso di mettersi in gioco: Per Kroldrup è pronto a ricominciare. Classe 1979, anche lui ha attraversato periodi in cui il suo nome era sulla bocca di tutti gli esperti di mercato: l’exploit con l’Udinese seguito dagli anni nella Fiorentina, un rapporto durato sei anni che si è interrotto il giugno scorso; il danese potrebbe essere una buona alternativa per la coppia centrale, permettendo a Marquinhos e Romagnoli di crescere con tutta calma.
Nome importante e caratura internazionale: così Fernando Meira potrebbe presentarsi ai club interessati. Il difensore portoghese ha girato il mondo, dal Benfica allo Zenit prima di approdare al Real Saragozza, ultima squadra in cui ha militato: il curriculum c’è tutto, quando l’anno scorso si vociferava di un accordo imminente con il Real Madrid, il tecnico dei russi Spalletti aveva provato a convincere personalmente il centrale, giudicato dal toscano come uno dei migliori interpreti del ruolo. L’attualità è fatta di un contratto scaduto e di un affare a portata di mano, qualcosa di molto simile a quello che è successo lo scorso anno con Gaby Heinze: esperienza e carisma a costo zero. Più o meno lo stesso discorso potrebbe essere fatto per Mikael Silvestre: l’ex difensore del Manchester City si è svincolato dal Werder Brema, in Inghilterra parlano di un ritorno all’Arsenal, dove il francese attualmente si sta allenando, ma non si possono escludere sorprese italiane.
È lunga la lista degli esterni da cui la Roma potrebbe attingere: in casa nostra ci sono Fabio Grosso, uno dei protagonisti del mondiale Tedesco, e l’ex compagno di nazionale Gianluca Zambrotta, un’ipotesi che però è stata scartata vista l’età dell’esterno. Dall’estero potrebbero arrivare Thimotée Atouba (ultimi due anni all’Ajax con un campionato ed una coppa nazionale vinti da gregario) e Andreas Hinkel, reduce dall’avventura nel Friburgo ed intenzionato a ritrovare una maglia nella nazionale tedesca.
Anche il centrocampo offre buone opportunità: la Premier regala due “mastini”, gambe e muscoli che, per destini opposti, si ritrovano a fare i conti con un anonimato impensabile fino a qualche tempo fa. Nigel Reo-Coker ha vissuto quattro anni da assoluto protagonista: tra il 2004 e il 2007 era considerato l’erede di Lampard, tanto che il Chelsea fece di tutto per strapparlo al West Ham e alla concorrenza dell’Aston Villa. Promesse non mantenute, scarsa continuità ed una parabola discendente che si è conclusa con l’addio al Bolton, ultima squadra in cui ha militato: a 30 anni potrebbe essere un buon affare anche se sarà difficile che possa tentare la fortuna all’estero, soprattutto se (come sembra) diverse squadre della Premier si stanno facendo avanti.
Scenario diverso per Owen Hargreaves: eccellente calciatore ma fisico da buttare, una carriera costellata da tantissimi infortuni e da moltissimi proclami di rilancio. L’ultimo a crederci, in ordine cronologico, è stato Roberto Mancini: morale della favola, all’esordio con la maglia dei Citizens un infortunio muscolare ne ha praticamente concluso la stagione, una delusione che ha portato il centrocampista sull’orlo dell’abbandono. Attualmente l’ex Bayern Monaco si sta allenando per farsi trovare pronto di fronte ad un’eventuale chiamata: la scommessa c’è tutta ma chi avrà il coraggio di puntarci ancora?
In attacco, sistemati Alex Del Piero e Michael Owen, resta davvero poco su cui poter puntare: Emile Heskey, vecchio pupillo di Fabio Capello, è forse l'unico dei "pezzi pregiati" che offre il reparto avanzato degli svincolati, una pista difficilmente percorribile per una lunga serie di motivazioni, non ultime l'età ed il progetto tecnico in cui l'ariete inglese faticherebbe a trovare spazio.
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