calciomercato as roma

Bye bye Ebouè: l'ivoriano rinnova con l'Arsenal

Niente da fare. La Roma ci aveva sperato, con lei molte altre squadre europee erano pronte ad intavolare una trattativa per ingaggiarlo, alla fine la storia ha scritto tutt’altro:

Redazione

Niente da fare. La Roma ci aveva sperato, con lei molte altre squadre europee erano pronte ad intavolare una trattativa per ingaggiarlo, alla fine la storia ha scritto tutt'altro:

con grande soddisfazione, Arsene Wenger ha voluto fare un regalo di fine anno ai tifosi dell'Arsenal "Emmanuel ha siglato un nuovo accordo con noi già da qualche settimana" le parole del manager dei Gunners "starà con noi per tanto tempo". Si chiude, dunque, la vicenda di Ebouè e del suo rinnovo contrattuale, una situazione che si era protratta nel tempo con un tira e molla che aveva calamitato sull'ivoriano gli interessi di diverse big in tutto il vecchio continente. Tra fratture ormai ricomposte e aperture "sibilline" verso nuove esperienze, il centrocampista aveva fatto intendere di non essere intenzionato a prolungare il suo matrimonio con l'Arsenal, preferendo una scadenza datata giugno 2011. Uno scarso utilizzo tra i titolari (per lui, nella stagione in corso, solo 5 presenze dal primo minuto in Premier e 3 in Champions League, un bottino piuttosto magro per un calciatore che è considerato tra i più versatili interpreti del gioco sulla fascia) e le "frecciatine" continue lanciate nei confronti della società, sembravano il prologo perfetto ad una rottura da consumare fino alla fine dell'anno, ma il lavoro svolto da Wenger ha portato evidentemente più benefici di quanto si potesse immaginare: il tecnico francese, in più di un'occasione, ha manifestato pubblicamente la sua stima verso l'ivoriano, puntando sul progetto Arsenal e sul lato emotivo del rapporto con il calciatore, una strategia che ha finito con l'ammorbidire le iniziali posizioni di chiusura su cui Ebouè si era trincerato nei riguardi di nuovi accordi. Sfuma così un sogno accarezzato per un anno e mezzo, la Roma adesso dovrà guardare altrove.

 

Mirko Porcari