rassegna stampa

Diventerà impossibile raggiungere l’impianto

Cade subito una delle grandi bugie propagandistiche dei 5Stelle, ovvero la completa unificazione della via del Mare/Ostiense. Il problema principale è quello della connessione fra la nuova via Ostiense e il futuro Ponte dei Congressi

Redazione

Cade subito una delle grandi bugie propagandistiche dei 5Stelle, ovvero la completa unificazione della via del Mare/Ostiense. Si legge nel parere Mobilità in relazione al tratto dallo Stadio a viale Marconi: «L’unificazione proposta prevede essenzialmente di porre a senso unico le attuali sedi con piccoli interventi di adeguamento, messa in sicurezza e sistemi di connessione». Ancor più esplicito il Dipartimento Lavori pubblici: «Si tratta di risanamento e non di nuova realizzazione come per la tratta» dal Raccordo allo Stadio. Inoltre, l’attuale conformazione finisce per isolare il quartiere di Decima. E, come un macigno, proprio per i Lavori pubblici e la Mobilità, il problema principale è quello della connessione fra la nuova via Ostiense e il futuro Ponte dei Congressi: «La connessione a servizio dello Stadio – scrivono i tecnici dei Lavori pubblici – deve essere compatibile con le fasi di attuazione nel breve, medio e lungo periodo con il Ponte dei Congressi». Per la mobilità: «l’attuale soluzione non risulta compatibile con il progetto del Ponte dei Congressi nel suo assetto definitivo perché impedisce di realizzare in tutte le sue parti lo svincolo con il viadotto della Magliana».

Solo che la progettazione del Ponte dei Congressi è così indietro che logica vorrebbe che fosse questo ad essere adeguato alla nuova via Ostiense. L’altro ponte, quello di Traiano – inizialmente avrebbe dovuto scavalcare il Tevere e connettere l’area di Tor di Valle con l’autostrada Roma-Fiumicino – è il “convitato di pietra” del nuovo progetto. Unico riferimento, a pagina 11 del parere del Dipartimento Mobilità guidato dall’ingenger Maurizio Viola: «La documentazione presenta molteplici discrepanze sul Ponte di Traiano: in alcuni punti è parte integrante del sistema, in altre viene considerata opera da realizzare successivamente, in altri ancora non viene rappresentata». Ovviamente, il caos degli ultimi giorni prima dell’adozione in Giunta del testo della nuova delibera di pubblico interesse sul progetto Stadio di Tor di Valle ha avuto ripercussioni anche su questi documenti.

Altro problema evidenziato è quello della suddivisione fra le aree: l’area commerciale non può essere una zona di filtro da e verso lo Stadio. Mancano poi le indicazioni chiare delle fasi di cantierizzazione, soprattutto sulla via del Mare/Ostiense. Anche il Dipartimento Urbanistica ha presentato svariate pagine di prescrizioni. Fra queste, le più rilevanti sono quelle legate alla necessità «di acquisire lo schema di convenzione urbanistica» (il contratto fra proponenti e Comune che dovrà essere stilato all’interno della Conferenza di Servizi e poi recepito dal Consiglio comunale, ndr) e quella di disciplinare in modo definitivo le percentuali di cubature da destinare ai diversi settori del progetto.